Davanti ad uno yogurt la vita mi appare più chiara.
Un momento felice che tengo solo per me,
quando di mattina è troppo presto per lavorare
e troppo tardi per dormire.
Mi guardo dietro e non c’ è nient’ altro che la caffettiera sul fuoco.
Una tazza di caffè bollente, biscotti secchi e marmellata.
Ah, quanto è facile la vita in questa prospettiva!
Non ho voglia di sapere tutte le cose che so…
…non ho voglia di fare nulla di importante,
non ho voglia di essere ricco e non ho voglia di essere povero,
non ho proprio voglia di “essere”!
Ecco che la vita ora appare in un punto bianco,
e sono felice di essere quì e di stare semplicemente bene,
…davanti ad uno yogurt.
Il governo della casa
Costruite con l’ immaginazione una capanna nel deserto, prima di costruire una casa dentro le mura di una città.
Così come voi rincasate al crepuscolo, altrettanto fa il nomade che è in voi, sempre esule e solo.
La casa è il vostro corpo più vasto.
Essa si espande nel sole e dorme nella quiete della notte, e non è senza sogni.
Non sogna forse la vostra casa?
E sognando non abbandona la città per il bosco o la sommità della collina?
Vorrei riunire nella mia mano le vostre case, e come il seminatore disperderle fra prati e foreste.
Vorrei che le vostre strade fossero valli e verdi sentieri i vostri viali, affinchè poteste cercarvi l’ un l’ altro tra le vigne e ritrovarvi con l’ abito odoroso di terra.
Ma questo non può ancora accadere.
L’ economia relazionale studia le materie economiche dal punto di vista dello scambio di valore umano, della solidarietà e della condivisione.
Si differenzia dall’ economia “classica” perchè non considera preminente lo scambio di valore monetario.
In particolare si occupa di valorizzare le comunità residenziali, le quali oggi sono escluse dall’ economia “classica”, poiché la produzione delle aziende relazionali non rientra nei calcoli che formano il PIL (Prodotto Interno Lordo).