Veline in lista, l’ira di Berlusconi
“Veronica manipolata da sinistra”
Il Cavaliere all’attacco dopo la sconfessione pubblica della moglie “Tutto falso e comunque noi non candidiamo persone maleodoranti”
Cari amici,
Alla fine Berlusconi se la prende anche con sua moglie!
Il Cavaliere non desidera essere contraddetto, e quando succede o “ritratta”, oppure aggiusta il tiro con la classica frase “…sono stato frainteso”.
In ogni caso sono sempre gli “altri” che sbagliano!
Pertanto le veline in politica servono per dare contorno, parlano solo se “interrogate”, danno lustro ai (troppi) vecchi della politica, e producono articoli di giornale.
Tutto va bene purchè se ne parli!
A suo modo Silvio è sincero! Sono convinto che ciò che dice in fondo in fondo sia proprio quello che pensa.
E’ tragico! Ma il Cavaliere ci è ….non ci fa!
La Repubblica
ROMA – Irritato. Con la sinistra e con la stampa “che manipola”. Irritato con “la signora” Veronica come nel 2007. Lui che in Europa non vuole “persone maleodoranti” e che “vuole solo rinnovare la politica”. Dura poco la fase della concordia bipartisan legata al terremoto. La polemica sulle veline candidate in Europa fa esplodere la rabbia di Silvio Berlusconi. Rabbia nei confronti della moglie che oggi sui giornali ha pubblicamente sconfessato la decisione del marito di candidare ex veline e attrici di soap a Strasburgo. “Veronica è vittima delle manipolazioni della sinistra” tuona il Cavaliere da Varsavia. Ex show girl in lista? Ma quando mai. E’ tutta una manovra della stampa di sinistra. “Mi sembra che la situazione sia molto chiara, c’è una manovra montata dalla stampa di sinistra e dell’opposizione sulle nostre liste con notizie assolutamente infondate. Mi spiace che la signora (ovvero la moglie, ndr) abbia creduto alla stampa”.
Il premier è un fiume in piena. Rivendica quella che definisce la scelta di “rinnovare la nostra classe politica con persone che siano colte, preparate e che garantiscano la loro presenza a tutte le votazioni”. Niente “personaggi maleodoranti e malvestite come altri personaggi che circolano nelle aule parlamentari candidati da certi partiti” con il Pdl.
“Noi non accettiamo di vederci imporre dalla sinistra quello che è per loro il metro di azione – prosegue Berlusconi – nella nomina dei candidati alle europee, che molto spesso sono vecchia arnesi della politica e liberano il campo in Italia per mandarli in pensione in europa. Sono soltanto interessati al consenso e molto spesso sono assenteisti”.