La funzione più utile e importante delle valvole termostatiche è quella appunto di far risparmiare energia termica.
Le valvole termostatiche quindi non servono per avere più calore ma a limitarlo quando la temperatura di un ambiente tende ad andare oltre quella desiderata (per Legge non può superare i 22°C).
Ovviamente non tutti i caloriferi e gli ambienti sono uguali.
Ciò significa che magari in cucina si potrà riscontrare, ad esempio, i 20° ambienti con la manopola posizionata sul n. 3 mentre in sala i 20°C ambiente li ottengo sul 4.
– Valvola sul n. 0 – radiatore spento
– Valvola sul n. 1/2 – temperatura nominale di riferimento ambiente 10/15°C.
– Valvola sul n. 3/4 – temperatura nominale di riferimento ambiente 16/21°C
– Valvola sul n. 5 – massima temperatura impostabile – riferimento nominale ambiente 22/24°C
Come funziona la valvola termostatica?
La valvola termostatica è automatica e quindi continua a regolare l’afflusso di acqua calda nel calorifero.
Quando l’ambiente ha raggiunto la temperatura impostata la valvola termostatica inizierà a chiudersi ed il calorifero tenderà a raffreddarsi dal basso mentre la parte superiore resterà calda (moti convettivi interni..l’acqua calda sale)
E’ normale che il calorifero rimanga freddo nella parte inferiore?
Il calorifero dotato di valvola termostatica può trovarsi spesso meno caldo o addirittura quasi freddo dalla metà in giù, mentre la parte superiore è normalmente sempre più calda
Se un calorifero rimane freddo anche sopra, cosa devo fare?
Se la valvola termostatica è su un valore intermedio, provare a metterla sul valore massimo ed attendere per vedere se il calorifero torna a riscaldarsi.
Se il calorifero non si scalda può significare che la temperatura nella stanza sia già soddisfatta oppure che la testina è in una posizione tale da non percepire un corretto valore di temperatura ambiente (delimitazione dovuta ad un sotto finestra oppure alla spalletta di un parete).
In questa caso segnalare la cosa alla DITTA DI CONDUZIONE E MANUTENZIONE per organizzare l’ intervento tecnico (si ricorda che la temperatura ammessa negli ambienti deve essere di 20° con una tolleranza massima di + 2°).
Se tengo le valvole termostatiche sul valore massimo e cioè 5, spenderò molto?
Non c’è nessuna relazione tra il valore impostato e la spesa. Il ripartitore di consumo applicato sul calorifero è sensibile alla temperatura superficiale del calorifero indipendentemente dal fatto che la valvola si trovi sul valore minimo 1 o massimo 5.
Due caloriferi di medesima potenza aventi la stessa temperatura superficiale consumeranno la stessa quantità di energia termica, anche se le valvole termostatiche si trovano su valori diversi.
I differenti consumi energetici ergo i differenti costi che saranno attribuiti ai singoli Condomini, sono determinati unicamente dalle dispersioni dell’ appartamento in relazione alla specifica esposizione di ciascuno nonché al gradiente di temperature desiderato ed impostato da ciascuno nel tempo.
Perché il riscaldamento funziona meglio quando fuori fa più freddo?
All’inizio stagione (ottobre e 1/2 novembre) e a fine stagione (1/2 marzo e aprile), le temperature esterne variano molto e la regolazione delle termostatiche è più difficile.
Si consiglia in questi periodi di tenere le termostatiche sul valore massimo perché la caldaia tenderà a funzionare al mattino presto mentre durante la giornata resterà inattiva o a temperatura di mandata ridotta a causa del rialzo delle temperature.
Si ricorda a tal proposito che la caldaia funziona e scalda l’acqua da inviare ai caloriferi in base alla temperatura esterna (regolazione climatica di centrale).
Altri fattori climatici che fanno percepire una temperatura diversa da quella reale sono per esempio il grado di umidità e il vento, ma questi non sono riconoscibili dalla caldaia.
Quando le temperature si stabilizzano e le giornate diventano più fredde, la caldaia resta in funzione più ore e gli ambienti vanno in ”riserva di calore”.
La sensazione è quella di un ambiente riscaldato anche se il termometro segnerà sempre 20° (max + 2°) come nelle giornate in cui ”sembrava” di avere freddo.
E’ opportuno pertanto parlare di “temperatura media operante”.
Per ”riserva di calore” deve intendersi quella situazione in cui, diminuendo l’assorbimento di calore da parte della struttura e del suo contenuto, il riscaldamento va quasi tutto a vantaggio dell’aria nella quale noi viviamo. La riserva di calore viene in parte persa durante le ore notturne (quando l’impianto è spento).
QUESTA LA RAGIONE PER LA QUALE E’ OPPORTUNO MANTENERE IN ATTENUAZIONE NOTTURNA LA CALDAIA DURANTE LA NOTTE EVITANDO DI SPEGNERLA COMPLETAMENTE.
Cosa fare per risparmiare sulle spese del riscaldamento?
La prima cosa da ricordare è che grazie all’applicazione delle valvole termostatiche e ripartitori, si paga in base a quello che effettivamente si consuma.
Il consumo e quindi la spesa può variare sensibilmente tra un appartamento e l’altro. I fattori che incidono sull’ aumento dei consumi possono essere oggettivi (es: infissi non idonei, caloriferi coperti o in nicchie) e soggettivi (volere più caldo, lasciare/dimenticare finestre aperte, usare i caloriferi come mensole d’appoggio).
Un errore da evitare è per esempio quello di spegnere o mettere al minimo i caloriferi quando si esce di casa la mattina.
Lo spegnimento o eccessivo abbassamento del riscaldamento determina non solo il raffreddamento dell’aria ma anche dei muri e degli arredi.
Questi ultimi si riprenderanno per primi il calore perso mentre l’aria si scalderà con ritardo.
Il risultato sarà una sensazione spiacevole, tramutando lo sperato risparmio in uno spreco.
Se si decide di non riscaldare un locale o di tenerlo ad una temperatura più bassa, tenere chiusa la porta del locale per evitare la migrazione del freddo verso le zone calde.
Avvertenza per i possessori di condizionatori con pompa di calore e altri sistemi di riscaldamento
Quando si accendono questi apparecchi avviene un immediato innalzamento della temperatura e i caloriferi si fermano.
Ciò accade perché le termostatiche rispondono alla temperatura dell’ambiente e non del calorifero.
Attenzione quindi a volere risolvere una momentanea carenza di temperatura (blocco della caldaia) oppure volere una temperatura negli ambienti superiore a quella consentita di 20° (max + 2) e per cui l’impianto centralizzato è regolato.
Per avere una temperatura corretta, consumare poco e quindi spendere meno, queste le regole per l’utente:
• avere un termometro a cui fare sempre riferimento
• non considerare la temperatura superficiale dei caloriferi
• regolare la termostatica in +/- fino a quando si stabilizza la temperatura dell’ambiente sui 20°
• evitare di riporre oggetti e indumenti sui caloriferi e se possibile rimuovere i copri caloriferi
• quando si vuole cambiare aria ai locali, meglio spalancare le finestre per il tempo necessario anziché lasciarle socchiuse per ore
• prima di chiedere l’intervento del tecnico della Ditta che conduce l’impianto o chiedere che venga alzata la temperatura di caldaia, verificare la temperatura media dei vari locali ed eventualmente modificare il valore della valvola termostatica, riflettendo sul fatto che l’energia termica eccedente il fabbisogno è un costo per l’utente e non per l’impresa di riscaldamento.