L’ individualismo delle nostre città è un fenomeno strisciante che si lascia dietro storie di solitudine e di abbandono. Spesso la cronaca riporta la notizia di persone morte da tempo nella propria abitazione e ritrovate senza che nessuno dei vicini si fosse mai domandato come stessero o che fine avessero fatto. All’indifferenza che segna la cifra di molti rapporti umani del mondo moderno, si contrappongono fortunatamente esperienze che invece cercano di avviare relazioni più umane e collaborative.
E’ il caso di Fossano, in provincia di Cuneo, dove si sta realizzando un condominio con alloggi a basso costo in cambio di servizi. Un nuovo palazzo, la “Nova corte”, a impatto zero, che risponde alle normative 2020. L’obiettivo è creare un condominio solidale a cui però possono ambire ed accedere solo persone con specifiche caratteristiche. Per trovarle, la Open srl, il soggetto attuatore, ha pubblicato un bando per verificare i profili necessari per fare domanda. Infatti, chi volesse andarci a vivere, in cambio di tariffe calmierate (che non superano i 450 € per i tagli più grandi), dovrà assicurare l’espletamento di alcuni servizi. Come il baby-sitting, la spesa per i vicini, l’aiuto per i compiti e via dicendo. Una sorta di banca del tempo condominiale in cui i coinquilini restituiscono il proprio tempo, in cambio di prestazioni per gli aiuti a loro volta ricevuti.
Questo complesso abitativo, rivolto a famiglie con basso reddito, single, immigrati regolari, anziani con difficoltà economiche, vuole distinguersi per uno spiccato senso di inclusione, reciprocità intergenerazionale, condivisione e accoglienza.
Ad aiutare l’organizzazione, che si preannuncia complessa, ci sarà un’associazione di cittadini che collaborerà per l’assegnazione degli appartamenti. Nei quali sono previsti infatti spazi comuni, ma anche lavatrici e computer a disposizione di tutti, in un contesto in cui amicizia, collaborazione e buona volontà dovranno essere gli ingredienti fondamentali per la buona riuscita di questo progetto.