«Usa ed Europa ancora sotto stress»
Trichet: «Le banche siano trasparenti e finanzino l’economia reale. No ad ampi dividendi o bonus»
Cari amici,
E’ esilarante immaginare che Trichet faccia “la predica” alle banche, come se fosse il buon prete che invita alla preghiera i fedeli.
Secondo lui le banche dovrebbero “evitare di distribuire ampi dividendi, pacchetti remunerativi o bonus”!,
….e perchè non dovrebbero dividersi il “bottino”?
Sarebbe come chiedere ai lupi di diventare vegetariani!
Le banche sono aziende a fine di lucro, e tali resterranno fino a che i governi lo permetteranno.
Non si può sperare che le banche si autoregolamentino, così come è illusorio immaginare che il nostro sistema politico si riformi in modo da far contare di più i cittadini e di meno i partiti.
Chi assume il potere lo esercita fino a che è possibile con tutti i mezzi disponibili, sia in un governo piccolo come un’ amministrazione di condominio, sia in un governo esteso ed incontrollato come il sistema finanziario mondiale.
Trichet è troppo intelligente per non saperlo!
Certo che oggi gli torna comodo raccontare le storielle per tener buoni i bambini.
Corriere della sera
MILANO – L’Eurozona ha tenuto alla crisi in maniera solida anche se «siamo ancora sotto stress». Lo ha affermato il presidente della Bce, Jean Claude Trichet, in un panel a Davos insieme al premier greco Papandreu e al premier spagnolo José Louis Zapatero durante il World Economic Forum. «Abbiamo ancora lezioni da trarre dalla crisi – ha aggiunto Trichet – ma voglio ricordare che il Patto di stabilità e di crescita ha funzionato anche se permanentemente dobbiamo chiamare al rispetto rigoroso degli accordi».
TRASPARENZA – Il presidente della Bce ha poi lanciato un ammonimento alle banche: devono essere più trasparenti, ha spiegato, e il punto principale adesso è quello di «ristrutturare i loro bilanci affinché siano in grado di fare il loro lavoro, ovvero finanziare l’economia reale. Devono farlo con ogni mezzo possibile, mettendo da parte i loro utili per rafforzare i bilanci, evitare di distribuire ampi dividendi, pacchetti remunerativi o bonus», ha aggiunto.