In piazza per il testamento biologico
Englaro: una legge così non passerà
Bonino: «Su questo tema Veltroni doveva avere più coraggio». Anche sacerdoti alla manifestazione
Cari amici,
Eluana Englaro ha acceso un dibattito che sta diventando un insanabile scontro politico e culturale.
Spero che si fermino!
Spero che non facciano nessuna legge, perchè a mio giudizio non ci sono le condizioni culturali per poterla formulare.
Eluana sta diventando una bandiera che si agita per opporre all’ avversario il proprio punto di vista.
La vita e la morte non si possono “imporre” per legge, e i politici non possono trattare liberamente di questa questione senza essere “tirati per la giacca” dalle opposte opinioni.
Per ciò che mi riguarda la vita è un mistero.
Non voglio giudicare e non voglio essere giudicato, ma certo è che la vita è un’ avventura fantastica “proprio” perchè non si lascia ingabbiare da definizioni arbitrarie di questa o di quella posizione politica.
La Chiesa, a mio giudizio, sta sbagliando atteggiamento; le opinioni religiose non possono aspirare a diventare leggi.
E’ opportuno che tutti si fermino! Le posizioni culturali “inconciliabili” devono trovare un terreno comune di confronto sulle differenze: Scontrarsi sul piano ideologico cercando di prevalere è un tentativo inutile e doloroso, che può condurre soltanto allo scontro permanente.
Fermatevi! Non avete alcuna possibilità di trovare un accordo.
Una legge accettabile da tutti su questa questione, a mio giudizio è impossibile!
Corriere della sera
ROMA – Una manifestazione affollata nel centro di Roma, in piazza Farnese, per contrastare l’ipotesi di legge sul testamento biologico presentata dal centrodestra in Parlamento. E contro l’ingerenza della Chiesa nelle decisioni di uno Stato che deve rimanere laico quando affronta scelte etiche. Alla manifestazione, indetta da «Micromega» e da politici contrari al disegno di legge del governo sul testamento biologico, è intervenuto telefonicamente anche Beppino Englaro, padre di Eluana, sul cui caso si era aperto un aspro confronto politico.
APPELLO CONTRO UNA BARBARIE – «Sono convinto che gli italiani non si lasceranno imporre una legge del genere» ha detto il papà di Eluana Englaro. Se approvato, il ddl sul testamento biologico, che impedirebbe una morte come quella di Eluana, sarebbe «una barbarie» secondo un appello firmato da politici e scrittori, come Andrea Camilleri e Lidia Ravera Al centro del confronto soprattutto la norma su alimentazione e idratazione obbligatoria. Alla manifestazione hanno aderito l’Italia dei Valori, i radicali e i partiti della sinistra radicale, ma non il Pd che sulla questione è diviso. I manifestanti, secondo cui il testamento biologico dovrebbe consentire ad una persona di disporre il distacco del sondino dell’alimentazione nel caso in cui finisse in stato vegetativo, si sono dichiarati pronti a raccogliere firme per un referendum, se la legge del centrodestra sarà approvata. «La vita ci appartiene – dice Paolo Flores d’Arcais, direttore di Micromega – non al governo o alla Chiesa. Noi siamo per la libera scelta, c’è chi vorrà che gli siano staccate le macchine, e chi no. Ma è mostruoso che decida una maggioranza». Dal palco interviene ance Andrea Camilleri che cita anche Giovanni Paolo II: «Anche Wojtyla disse ‘Lasciatemi tornare alla casa del Padre. La veritá è che il Vaticano che spesso condiziona le leggi italiane sta avendo magna pars per interposta persona». Dure critiche dello scrittore al governo Berlusconi, «più pericoloso dei precendenti perchè in maniera non tanto nascosta cerca di imbavagliare la libertá di informazione e la libertá di tutti noi. Ho vissuto i quattro quinti della mia esistenza in un Paese che ho amato anche se spesso non mi è piaciuto. Non voglio andarmene lasciando ai miei nipoti le miserie di un’Italia senza libertá, nemmeno quella di morire come meglio ci aggrada, devastata nella morale pubblica e privata nel profondo della sua coscienza». Nell’intervento di Emma Bonino, critiche alla linea seguita dal Pd sull’argomento. «Ho chiesto tante volte in pubblico a Veltroni di partecipare a manifestazioni a favore di una legge laica sul testamento biologico, ma non c’è mai stato niente da fare. Oggi non mi sembra che questa pavidità gli abbia dato buoni risultati». La senatrice radicale del Pd hainsistito soprattutto sulla «visione teocratica secondo la quale i cattolici possono imporre una condotta ai laici con un decreto che può diventare una pratica di tortura».
ANCHE SACERDOTI IN PIAZZA – E per quanto riguarda i cattolici e la stessa Chiesa, non tutti sono sulle medesime posizioni del vaticano. Alla manifestazione hanno partecipato anche venti sacerdoti che chiedono «un dibattito all’interno della Chiesa che rimetta al centro la persona», una riflessione che tenga conto dei cristiani «come fedeli ma anche come cittadini rispettosi della Costituzione» e di mettere da parte «inutili crociate». Don Vitaliano della Sala, uno dei firmatari dell’iniziativa di piazza Farnese, sacerdote anti-camorra, ha fatto saperee che «condivide in pieno» la manifestazione. Al sacerdote non è piaciuta la posizione tenuta dalla Chiesa nella vicenda Englaro. «Condivido ovviamente il sostegno alla vita – precisa all’Ansa – ma non mi è piaciuto il modo sguaiato in cui la Chiesa ha posto il problema, imponendo e giudicando mentre dovrebbe proporre i propri valori e testimoniarli senza entrare nell’agone politico, senza fare ingerenza. Il Vangelo è una proposta, non si impone a nessuno mentre questa è una inutile crociata». Sul caso Eluana il sacerdote ricorda che «il principio generale della vita va applicato caso per caso» e non deve essere «una ossessione» con cui si arriva a «torturare». Anche per don Angelo Cassano la firma di adesione alla manifestazione significa un appello «ad aprire un dibattito all’interno della Chiesa», dibattito che «è mancato negli ultimi tempi». «Abbiamo assistito, infatti , a prese di posizione univoche nella Chiesa ma non è stata fatta crescere una coscienza su questi temi».