Crisi mutui, piano del Tesoro Usa da 50 miliardi di dollari
L’obiettivo è stabilizzare la situazione dei fondi mutualistici dopo i tracolli degli ultimi giorni
Cari amici
Anche oggi questa notizia ci dimostra che nel mondo esiste il potere dei ricchi (pochi) che sovrasta il diritto dei poveri (tantissimi).
Il tesoro USA, in teoria, non ha così tanto denaro a disposizione da gettare a copertura dei debiti inesigibili delle banche, in quanto il debito pubblico americano era già troppo alto “prima” dell’ inizio di questa crisi finanziaria mondiale.
Evidentemente gli USA sono convinti che i suoi debiti li pagheranno tutti gli “altri” paesi del mondo, i quali continueranno ad acquistare dollari e titoli di debito garantiti dallo stato per l’ eternità.
A debiti, si aggiungeranno altri debiti, e poi ancora, e poi ancora….
Ma fino a quando potrà reggere questa dinamica?
Gli operatori del mercato sono stati molto felici di questa notizia (…i debiti li paga lo stato, non vi preoccupate!) e hanno festeggiato con un ondata di acquisti speculativi.
Così la giostra è ripartita! Questa macchina che funziona sulle illusioni di “guadagno” futuro.
Un vortice di relazioni che serve a concentrare sempre di più la ricchezza nelle mani di pochi, condannando così moltitudini di persone alla fame e alla povertà!
Corriere della sera
WASHINGTON – Il Tesoro americano rispolvera uno strumento utilizzato durante la Grande depressione, seguita alla crisi del ’29, per lanciarsi in soccorso dei fondi monetari finiti sotto pressione con l’ultima ondata di tracolli che ha investito le Borse. Per il prossimo anno il Tesoro ha annunciato che garantirà la solvibilità delle attività detenute dai fondi monetari, mediante il Treasury Department’s Exchange Stabilization Fund, che era stato creato nel 1934 per assicurare sostegno al dollaro. Il piano prevede un ammontare fino a 50 miliardi di dollari, come precisato in una nota dello stesso Tesoro.
BUSH: L’ORA DI INTERVENIRE – Spiegando le ragioni dell’intervento, il presidente americano George W. Bush ha detto che «è giunto il momento» di risolvere la crisi dei mutui e che l’intervento del governo federale «è essenziale» per evitare ulteriori danni all’economia
STABILIZZAZIONE – L’intervento ha lo scopo di stabilizzare i mercati, considerato che appena due giorni fa gli investitori avevano drenato liquidità dai fondi per circa 89,2 miliardi di dollari, una cifra-record. Il piano opererà attraverso il cosiddetto Exchange Stabilization Fund allo scopo di assicurare l’ordinato svolgimento del mercato monetario. L’intervento del Tesoro in sostanza tende a garantire stabilità ai fondi, che hanno – precisa la nota del Tesoro – un ruolo importante nell’ambito del risparmio e rappresentano un veicolo di investimento per molti cittadini statunitensi. Oltre a questo i fondi rappresentano – spiega il Tesoro – una fondamentale fonte di finanziamento per il mercato dei capitali e le istituzioni finanziarie.
FED – Nel frattempo la Fed ha annunciato che acquisterà le obbligazioni di debito a breve termine emesse da Fannie Mae, Freddie Mac e la Federal Home Loan Banks. Gli acquisti saranno condotti attraverso ‘primary dealer’ della Fed attraverso una serie di aste che avranno luogo nel corso delle prossime settimane.
PAULSON – Il segretario al Tesoro, Henry Hank Paulson, nel corso di una conferenza stampa ha detto che «un piano del governo per rimuovere» gli asset non liquidi dai bilanci della società «deve essere abbastanza grande per avere un impatto massimo» sui sistemi finanziari. Il segretario al Tesoro ha spiegato il piano al quale è al lavoro insieme al presidente della Fed, Ben Bernanke, e al Congresso. Il piano dovrebbe prevedere la creazione di un maxi-fondo nel quale far confluire e congelare gli asset non liquidi che affondano i bilanci delle banche e che sono alla base dell’attuale crisi finanziaria. Paulson ha anche detto che il piano per ridare stabilità ai mercati finanziari e affrontare alla radice i problemi alla base dell’attuale crisi finanziaria, implicherà l’investimento di soldi dei contribuenti, ma per la «famiglie americane costerà meno di altre eventuali alternative».
CINQUE MILIONI DI PROPRIETARI DI CASE IN DIFFICOLTA’ – Sono 5 milioni circa i proprietari di case americani in difficoltà a causa della crisi dei mutui. La cifra è stata fatta sempre da Paulson, parlando sia delle case pignorate sia dei mutui che i proprietari non sono più in grado di pagare.
«PIANO DA MILLE MILIARDI DI DOLLARI » – Il senatore repubblicano Richard Shelby ha calcolato in «almeno mille miliardi di dollarì il piano dell’amministrazione Bush per salvare dal collasso il sistema finanziario americano. Parlando alla Abc, Shelby, il più influente repubblicano della Commissione Finanze del Senato, ha detto che il piano «potrebbe costare almeno 500 miliardi di dollari, ma se si calcola quanto già ha fatto la Fed per Aig e il Tesoro per Freddie Mac e Fannie Mae, penso che parliamo di almeno mille miliardi di dollari.