Borsa, ribassi in tutta Europa. A Milano soffrono i bancari
Calo generalizzato dei valore dei titoli quotati
Cari amici,
Oggi la WebPage del sole 24 ore riporta che il valore dei titoli in borsa continua a calare.
L’ economia mondiale sembra che non abbia un timone che la governi!
…sembra solamente, perchè i criteri, invece, ci sono!
Esistono regole di mercato inflessibili che causano effetti buoni, ed anche conseguenze collaterali indesiderate.
La prima regola aurea è la seguente:
Piove sul bagnato!
Il mondo finanziario, infatti, è orientato dalla volontà e dal potere di una percentuale molto piccola di azionisti, la quale possiede la gran parte della ricchezza mondiale.
Queste persone sono schifosamente ricche (Le più ricche detengono cadauna oltre 30 milioni di dollari di redditi finanziari).
Le grandi aziende obbediscono al volere di questi personaggi, poichè si finanziano tramite i mercati finanziari soprattutto da chi ha tantissimo denaro da investire.
Pertanto tutto è organizzato per massimizzare i redditi finanziari delle persone che già sono le più ricche del pianeta.
Io non so chi abbia realizzato questa macchina che funziona al fine di prendere la ricchezza dalle tasche dei più poveri del pianeta e consegnarla ai più ricchi.
So che non mi piace!
E so anche che siccome io non ho titoli di borsa, a me non frega nulla se i mercati finanziari crollano!
e a voi?
Il sole 24 ore
Le borse europee viaggiano in calo a metà mattinata appesantite dal comparto bancario e dal tracollo di Ryanair (La più grande compagnia di viaggi low cost in Europa). Parigi cede lo 0,67%, Francoforte perde lo 0,72% e Milano lascia sul terreno lo 0,69%. Appena sotto la parità Zurigo (-0,24%) e Londra (-0,01%). Dopo aver registrato un calo degli utili dell’85% nel primo trimestre Ryanair perde in borsa il 22% trainando al ribasso tutto il comparto: Easyjet (-10%), British Airways (-5,7%), Air France-Klm (-2,8%) e Lufthansa (-4,1%). Se sono gettonate le azioni del comparto delle materie prime (+2% il sottoindice stoxx 600) e di quello dell’energia (+0,9%), sono vendute le assicurazioni (-1,5%) e le banche (-1,24%), oltre che le azioni auto (-1%).
A Milano e in tutta Europa soffrono i bancari con Bpm (-3,72%) e Unicredit (-2,45%) su cui Socgen ha abbassato il giudizio a «hold» (tenere) e Dresdner il target price da 6,25 euro a 5,25 euro. Arretrano anche il Banco Popolare (-2,19%), Intesa Sanpaolo (-1,36%) e Mediobanca (-2,39%), attesa questa settimana a esaminare il nodo governance. Sul tema Unicredit, primo azionista della banca d’affari, ha lasciato trapelare che intende tenere in considerazione le esigenze del management che vuole salvaguardare la sua autonomia gestionale, a rischio con un ritorno alla governance tradizionale. Male anche Fiat (-4,45%). Per il gruppo del Lingotto venerdì si è chiusa una settimana di rialzi in scia alla diffusione dei risultati trimestrali e alla conferma dei target 2008-2009 da parte dei vertici del gruppo, su cui oggi Unicredit ha ridotto il target price da 21,4 a 17,7 euro. Le indicazioni giunte però dalle rivali europee, da Renault a Daimlerchrisler, sull’andamento del mercato auto da qui a fine anno sono tutt’altro che rassicuranti penalizzando l’intero settore in calo sul listino europeo dell’1,17%.