Migranti, scontro tra Bossi e i vescovi
“Sono parole con poco senso”
Grazie alle politiche del governo, secondo il senatur, gli stranieri “partono molto meno di prima” e questo è un vantaggio “perché spesso quando arrivano non trovano lavoro”
Cari amici,
Durante il mese di agosto Bossi e i suoi scagnozzi hanno dato il peggio di quanto pensano, e sono riusciti ad avere la notorietà che probabilmente cercavano.
E’ necessario evidenziare che molte persone in Italia votano lega Nord, e scelgono le loro bandiere verdi, le loro ronde, la loro limpida sincerità nell’ esprimere il senso della loro politica.
Ed è onesto riconoscere che i leghisti non nascondono le loro idee balzane!
Gli altri partiti, invece, brillano per la loro inconsistenza politica!
Dove sono gli ideali? Dov’ è la passione? Dov’ è il desiderio di rischiare per tentare di migliorare?
A destra come a sinistra mi sembra che appaia un vuoto di potere che si perde a vista d’ occhio, riempito da comitati che si spartiscono gli incarichi per cooptazione!
Le persone hanno bisogno di sognare per credere che in futuro si formerà un mondo più giusto, più solidale, più fraterno.
Per favore fateci sognare! …Oppure dimettetevi che è meglio per tutti!
La repubblica
CALALZO – “Sono parole con poco senso”. “Che le porte le apra il Vaticano che ha il reato di immigrazione; che dia lui il buon esempio”. Così il leader del Carroccio Umberto Bossi, da Calalzo di Cadore, dove è in vacanza, commenta la posizione dei vescovi sull’immigrazione dopo il recupero, due giorni fa, di una decina di immigrati nel Canale di Sicilia. I profughi avevano denunciato di aver perso una settantina di compagni durante il viaggio.
Ma il Vaticano non retrocede sulla propria denuncia, e oggi anzi ribadisce la richiesta di “rispettare i diritti dei migranti”. Il presidente del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, monsignor Antonio Maria Vegliò, in una intervista alla Radio Vaticana sottolinea che il Vaticano è “addolorato” per “il continuo ripetersi” delle morti in mare e chiede alle “società sviluppate” di “rispettare sempre i diritti dei migranti” e di non “chiudersi all’egoismo”.
“L’ennesima tragedia della migrazione, avvenuta nel Canale di Sicilia, ci ricorda quanto scrive Benedetto XVI nella Caritas in veritate: ‘Ogni migrante è una persona umanà che ‘possiede diritti fondamentali inalienabili’ da rispettare ‘in ogni situazione'”, dice monsignor Vegliò. “E’ legittimo il diritto degli Stati a gestire e regolare le migrazioni. C’è tuttavia un diritto umano ad essere accolti e soccorsi. Ciò – aggiunge monsignor Vegliò – si accentua in situazioni di estrema necessità, come per esempio l’essere in balia delle onde del mare”.
Bossi contesta in particolare l’accostamento della Shoah alle stragi di immigrati che cercano di raggiungere le coste italiane. Parlando con i giornalisti, il senatur afferma di non credere all’ipotesi di omissione di soccorso degli eritrei dispersi in mare. “Non ci credo, non li avranno visti. La nostra marina ha l’obbligo di andare in soccorso”, ha detto.
E difende a oltranza la politica del governo: grazie alle nuove leggi, secondo il leader del Carroccio, “partono molto meno di prima”. E quindi “bisogna riuscire a fermarli alla partenza se no si prosegue con l’avere un sacco di morti”. Per Bossi, infatti, c’è il rischio per troppa gente di mettere a repentaglio “la propria vita per niente perché quando arrivano qui non trovano posti di lavoro”.
Il leader della Lega sta trascorrendo in Cadore le ultime ore delle sue vacanze. Subito dopo il rientro a Milano ha annunciato che incontrerà il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per discutere “un po’ di cose”, tra cui le elezioni regionali del prossimo anno su cui “troveremo l’accordo”. L’incontro servirà, ha detto ancora Bossi, in particolare “per capire che cosa si va e dove si va con le elezioni regionali che saranno in realtà elezioni politiche”.