Cari amici,
Oggi sui giornali vi è notizia di come Giampaolo Tarantini procurava “belle gnocche” per Berlusconi, come le istruiva, come le pagava…
…Sarebbero una trentina di ragazze in cinque mesi!
Giampaolo Tarantini avrebbe fornito questa “merce” in cambio di pubbliche relazioni vantaggiose per i propri affari:
Relazioni che poi si sarebbero effettivamente verificate!
Pertanto Berlusconi, approfittando della propria posizione, avrebbe favorito l’ imprenditore Tarantini in cambio della fornitura di ragazze per sollazzarsi.
Mi chiedo se tutto questo riguardi un pochettino anche noi poveri “sudditi” cittadini.
Mi chiedo quanto questi “accordi fuori dagli schemi” siano diffusi tra i nostri politicanti.
Mi chiedo perchè i rappresentanti della nostra Chiesa cattolica non prendano le distanze opportune da queste commistioni imbarazzanti.
E’ vero che la politica ha delle dinamiche che sono dominate dai reciproci vantaggi che ne derivano.
Ma d’ altro canto, per la Chiesa cattolica la moralità e l’ etica sono valori assoluti, che consentono ai Preti di parlare con autorevolezza.
Spero pertanto che il Clero sappia ascoltare le grida che provengono dalla base dei laici, poichè la società italiana non si può permettere anche queste divisioni.
Da qualche parte è necessario ricominciare a costruire una base etica condivisa, poichè soltanto a questa condizione può svilupparsi armoniosamente la nostra società sempre più multietnica e multiculturale.
Corriere della Sera
BARI — Sarebbero una trentina le donne che Gianpaolo Tarantini avrebbe portato alle feste del premier Silvio Berlusconi. Alcune hanno ricevuto un compenso di 1.000 euro «per prestazioni sessuali », altre «soltanto un rimborso delle spese». Tra loro ci sono anche alcune ragazze comparse in programmi tv, come Barbara Guerra e Carolina Marconi del Grande Fratello. Non solo Patrizia D’Addario, dunque. Per oltre cinque mesi, da settembre 2008 alla fine di gennaio scorso, l’imprenditore pugliese ha reclutato italiane e straniere per allietare cene e incontri nelle residenze del presidente del Consiglio. È stato lui stesso ad ammetterlo il 29 luglio scorso durante un interrogatorio nella caserma della Guardia di Finanza di Bari dove è stato convocato in segreto come indagato per favoreggiamento della prostituzione. Incalzato dagli inquirenti ha fornito dettagli su voli, spostamenti, elargizioni, confermando così quanto era già emerso dalle intercettazioni telefoniche. Nel verbale Tarantini ripete quello che aveva già detto in passato: «Le presentavo come mie amiche e tacevo che a volte le retribuivo ». Ma poi rivela che fu proprio «Berlusconi a presentarmi Guido Bertolaso, come gli avevo chiesto. E poi lo stesso Bertolaso inviò me e il mio amico Enrico Intini in Finmeccanica, ma dopo i primi incontri non è più successo nulla».