CASTELNOVO MONTI. Non ha colto tutti di sorpresa la notizia della situazione in cui è venuta a trovarsi la società L’Immobiliare di Santina Bussi: cinque condomini hanno revocato l’agenzia dall’amministrazione e hanno presentato altrettanti ricorsi per ottenere la restituzione della documentazione relativa alla contabilità dei condomini stessi (bollette, lavori di manutenzione, libri contabili, estratti conto bancari, fatture). Si tratta di una vicenda su cui sono da tempo in corso gli accertamenti da parte della Guardia di Finanza.
La notizia non ha colto di sorpresa i castelnovesi perché in paese da tempo si parlava di alcuni ammanchi notificati ai residenti di diversi condomini dalle società di gestione dei servizi di base (forniture di acqua, gas e luce) che invece avrebbero dovuto essere regolarmente saldate.
E dato che l’ Immobiliare, grossa società con sede a Castelnovo e Casina, ha gestito un numero davvero alto di complessi abitativi – decine in montagna – può darsi che i cinque casi finora indicati non siano gli unici.
Una persona residente in un condominio gestito dalla stessa società, che da alcuni mesi ha cambiato amministratore, ha raccontato alla Gazzetta di Reggio la sua esperienza, che appare simile a quelle che hanno fatto scattare le indagini.
«L’anno scorso, nei primi mesi dell’inverno – racconta il condomino – avevamo sentito circolare diverse voci su un condominio di Castelnovo in cui era emerso un forte ammanco. Noi però non avevamo, fino ad allora, mai avuto alcun problema.
A tutte le domande o le problematiche che potevano essere emerse nella normale gestione condominiale, la stessa Santina Bussi aveva sempre risposto rapidamente, quindi inizialmente non ci eravamo preoccupati.
Poi era emerso che anche per il nostro condominio sembrava esserci un ammanco di quasi 10 mila euro, su bollette dell’acqua non pagate da almeno 4 anni. Abbiamo allora richiesto una riunione urgente, contattando L’Immobiliare, e ci è stato detto che era già in corso di organizzazione un incontro per chiarire tutto. All’incontro l’amministratrice si è presentata spiegandoci che pochi giorni prima aveva saldato le utenze. La cosa poi è sembrata risolversi, ma in seguito è emerso che 5.000 euro di utenze dovute da un altro condominio erano stati pagati attingendo al conto corrente del nostro, e questi sono soldi che ancora non abbiamo recuperato».
«E’ comunque stato abbastanza seccante – prosegue il condomino – scoprire che venivano fatti girare dei soldi sui conti di diversi condomini che non fossero strettamente legati ai consumi di ciascuno. Per cui la scorsa estate abbiamo scelto di cambiare amministratore, ma per entrare in possesso di tutta la documentazione detenuta da Santina Bussi siamo dovuti andare tramite avvocati. Alla fine ci è stata data ragione, e la documentazione è stata consegnata».
Una vicenda che attende, per una conclusione positiva, solo il recupero dei 5.000 euro passati ad un altro condominio, ma in altri casi la situazione degli ammanchi era ben più pesante.
Sembra che il primo segnale che abbia dato origine al forte malcontento ed azioni dei residenti abbia riguardato, poco più di un anno fa, un grande condominio di Castelnovo Monti, gestito da l’Immobiliare, ai cui residenti la stessa società di gestione del servizio idrico inviò una informativa per segnalare che risultavano bollette dell’acqua non pagate per un ammontare complessivo di quasi 50 mila euro. (l.t.)
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