Cari amici,
ancora una volta il popolo greco è stato calpestato dai cosiddetti “potenti della terra”, i quali hanno deciso sulla pelle dei cittadini di caricare altri debiti che non potranno essere pagati.
Tutto questo è profondamente ingiusto e inutile, perchè la situazione in futuro non potrà cambiare.
La Grecia è tecnicamente in default!
Sarebbe conveniente per tutti se uscisse dall’ Euro, dichiarasse insolvenza, e ricominciasse a vivere con una moneta inflazionata, adatta a creare economia conveniente per le esportazioni e il turismo.
Invece la Grecia è stata condannata a viaggiare dentro il treno dell’ Euro, perchè i banchieri creditori non vogliono pagare di tasca propria i guai che hanno provocato prestando soldi incautamente.
I debiti greci aumenteranno ancora in moneta forte, e i cittadini greci saranno costretti a pagare questi debiti con ulteriori aumenti di tasse e decrementi di servizi pubblici.
Inizio ad essere scettico riguardo ai vantaggi della moneta unica, che non nego ci siano stati in passato, perlomeno apparentemente.
Però bisogna chiederci cosa è meglio:
Avere una valuta propria di riferimento che è costantemente misurata dal mercato, e che varia di valore a seconda della qualità economica e politica di chi governa il paese?
Oppure perdere la propria sovranità monetaria, ed essere così condannati a conservare nel tempo il debito, senza alcuna speranza di estinguerlo con l’ inflazione?
Ricordo che l’ Italia ci ha campato benissimo per anni con la svalutazione competitiva, che aiutava l’ esportazione e ammortizzava le differenze salariali.
E’ un fatto che oggi gran parte della sovranità degli stati nazionali è passata all’ Unione Europea, ma che, al contrario, il controllo politico di questo potere non è stato restituito ai cittadini.
A dimostrazione di questa constatazione, tutti possiamo notare che nessuno ha chiesto al parlamento europeo il permesso di impegnare altri soldi che si tramuteranno in debiti greci inesigibili, al fine di cercare di tenere in vita l’ economia greca ancora per un po’.
L’ insolvenza che si presenterà tra non molto tempo sarà così più grave, e la dovranno pagare gli stati che stanno prestando i soldi, non le banche!