Piacenza, insulti a prof su Facebook Denunciati 5 minorenni
I ragazzi hanno creato un gruppo sul social network e dovranno rispondere di diffamazione a mezzo internet
Cari amici,
La notizia di oggi è che Facebook, tra l’ altro, è utilizzato dai ragazzi per vendicarsi dalle angherie subite dai loro professori.
E che i professori, per difendersi, invece di accettare la sfida del dialogo per far crescere i ragazzi a loro affidati, non trovano di meglio che ricorrere alla giustizia e denunciare i cosiddetti “cattivi soggetti”.
Non trovo che questa soluzione sia utile per difendere la supposta “autorevolezza” dei professori.
A suo tempo sono stato anch’ io studente e sapevo bene la reputazione che i diversi professori avevano in classe.
Ogni docente era giudicato, nel bene e nel male, e questo giudizio “sul campo” non avrebbe potuto modificarsi in alcun modo.
Facebook è soltanto un collettore di opinioni, e potrebbe essere anche un utile strumento di educazione, se i professori imparassero ad usarlo, invece di combatterlo con discutibili azioni giudiziarie.
Corriere della sera
PIACENZA- Questa volta non è stata considerata una «ragazzata». Nessuna scusante per i cinque ragazzi che hanno aperto un gruppo su Facebook, per insultare una loro ex insegnante di una scuola media di Piacenza. Sono stati denunciati dalla polizia e dovranno rispondere al reato di diffamazione a mezzo internet. Rischiano anche di essere condannati a risarcire la professoressa in sede civile. Una punizione esemplare. Anche perché questi casi sono in crescita.
L’IDEA- I giovani, tra i 14 e i 15 anni, hanno creato un gruppo aperto, a gennaio scorso, per scambiarsi opinioni e pareri sulla loro ex insegnate di lettere. Il gruppo conteneva anche commenti ingiuriosi su argomenti vari, dai metodi didattici a valutazioni personali sulla donna. I ragazzi erano riusciti ad ottenere anche una foto. È stata la professoressa a scoprire la pagina e ha sporto denuncia. La polizia è riuscita a rintracciare i ragazzi tramite l’inidirzoz Ip del computer. Con loro anche un sesto ragazzino: non è stato denunciato perché all’epoca dei fatti aveva meno di 14 anni. Una denuncia e rischio di un risarcimento al quale dovranno rispondere i genitori.
I PRECEDENTI- Vessati, insultati e tormentati. I professori vengono spesso presi di mira sui social network. A Padova una professoressa di un liceo artistico è stata trasformata in una pornostar. I suoi studenti erano riusciti anche a fare un fotomontaggio con uno scatto rubato in classe. Poi c’è stato il caso al liceo Agnesi di Milano dove nel mirino c’era anche il preside. Una gogna mediatica che i docenti sono stufi di subire e da tempo hanno chiesto provvedimenti più seri. In realtà le punizioni sono state, per la maggior parte, relegate sempre in ambito scolastico. Condotta e sospensioni. E da oggi anche denunce per i più giovani. I ragazzi sono avvisati.