Il punto della questione è che la legge sulla privacy e nuova, complicata, disattesa, e mancante di giurisprudenza.
Inoltre prevede sanzioni penali per i soggetti coinvolti (nella fattispecie l’ amministratore).
In teoria è molto difficile che il condòmino “moroso” faccia causa al condominio per violazione della legge sulla privacy in quanto sono diffusi tramite mail suoi dati personali.
Ma se questa ipotesi remota si verifica, l’ amministratore (non i condòmini) si ritrova in un mare di guai.
Dal punto di vista della diffusione cartacea dei dati personali, ti informo che i primi commentatori della legge scrivevano che l’ amministratore, a seguito dell’ emanazione della legge sulla privacy, avrebbe dovuto astenersi dal comunicare i dati personali dei condòmini debitori persino nel rendiconto consuntivo, limitandosi a pubblicare i dati finanziari complessivi dell’ Ente Condomìnio.
Questa prima interpretazione è stata subito dimenticata, poichè si scontrava con i metodi di lavoro ormai diffusi nella società da più di trent’ anni.
Pertanto, a seguito di questo ho scritto, ti informo che io, in quanto amministratore, non comunico a terzi i dati personali dei condòmini e le loro posizioni debitorie tramite mail o nei forum privati, ma mi limito ad informare sui dati generali del condomìnio.
Ed inoltre, tanto per essere esaustivi, mi preme farti sapere che io, in quanto amministratore, tratto dei casi personali in riunioni private con i consiglieri e in assemblea, astenendomi anche dal dare informazioni su singole posizioni dei condomìni anche a mezzo telefono.
Consiglio agli amministratori di seguire questo comportamento.
Buona vita!