Dove sono finiti coloro che si sposavano e restavano sposati, e tiravano su una famiglia per venti, trenta, quaranta, cinquant’ anni?
Perchè le cose vanno diversamente?
Forse perchè i bambini di oggi sono stati allevati in giardini recintati; sono stati protetti contro la vita.
Non gli è stato permesso di vedere che cos’ è la vita… e per questo sono stati allevati dietro muri artificiali, in giardini pieni di fiori e di meraviglie.
Solo quando arrivano all’ adolescenza si arrampicano su quel muro, e scoprono di non avere gli strumenti per sopravvivere alla realtà.
Non vogliono soffrire, e perciò prendono pillole, prendono droghe, si ubriacano, si stordiscono.
Hanno paura di vivere, ma hanno ancora più paura di morire.
Accusano il passato, amano accusare il passato, amano accusare tutti, nel passato, ma si sentono impotenti di fronte al presente e al futuro.
Sospettano degli altri, ma soprattutto sospettano di se stessi.
Hanno dimenticato come ascoltare le loro voci.
Sono in contraddizione con ciò che viene da loro stessi.
Si lasciano sfuggire il presente, …lo lasciano andare.
Non sanno che possono scegliere, e che possono scegliere la gioia.
Non hanno uno scopo e non comprendono che cosa sia la vita.
Non si domandano mai: "Cosa ci faccio quì?", …forse che sono lì solo per occupare spazio?
Ed è questo che intendo dire quando affermo che noi neghiamo la vita ai bambini.
Attendiamo che siano diventati adulti per insegnare loro qualcosa sulla morte.
Facciamo in modo che i bambini credano che la vita sia un letto di rose.
Che delusione per loro, quando scoprono che non è vero!
Lasciamo che i bambini ci credano perfetti, e che esperienza devastante è per loro, quando scoprono che non lo siamo!
Perchè non insegnare ai bambini cos’ è l’ umanità, visto che siamo esseri umani?