Annullata cena tra Berlusconi e Bertone
alla Perdonanza è andato Gianni Letta
L’Osservatore Romano: “No a coinvolgimento in vicende politiche. La penitenza è cosa seria”
Cari amici,
Da giorni, ogni qualvolta sospetto che abbiamo toccato il fondo, nuove notizie mi turbano!
In mezzo a ondate di polemiche, le quali coinvolgono la moralità e la professionalità di politici e giornalisti, persino una cena diplomatica può diventare un evento imbarazzante.
Berlusconi, ormai, è divenuto un personaggio politico ingombrante, e non si sa più come trattarlo pubblicamente.
Inoltre è divenuto anche abbastanza rischioso criticare il Presidente sulla pubblica stampa italiana; è di ieri la notizia delle richieste di danni per supposte “diffamazioni” sulla vita privata del presidente.
Ormai sembra impossibile distinguere tra notizie vere e notizie false.
Tutto è mischiato in un intrigo incomprensibile.
…cosa pensa la gente?
La Repubblica
CITTA’ DEL VATICANO – Salta la cena, tanto attesa dal premier travolto dalle polemiche sulla sua vita personale, tra Berlusconi e il segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone. L’incontro era previsto per stasera all’Aquila, a conclusione delle celebrazioni per la Perdonanza. Ma a poche ore dall’appuntamento abruzzese arriva una nota della sala stampa vaticana, nella quale si informa che il presidente del Consiglio, “per evitare strumentalizzazioni” ha deciso di inviare all’Aquila in rappresentanza del governo il sottosegretario alla presidenza Gianni Letta.
Lo stop all’incontro della Perdonanza, che nelle intenzioni del premier avrebbe dovuto essere l’inizio di una ricucitura – con grande risalto mediatico – con la Chiesa, arriva nelle ore più calde dello scontro tra Il Giornale, quotidiano di proprietà berlusconiana, e Avvenire, giornale della Cei. Momenti concitati, con la nota della Santa Sede che giunge poco dopo la netta presa di posizione della stessa Cei in difesa di Dino Boffo.
Un’ora dopo la dichiarazione del Vaticano sulla cena saltata, Berlusconi ha incontrato a Palazzo Grazioli i sottosegretari alla presidenza, Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, mentre l’Osservatore romano ha pubblicato in prima pagina una nota per ribadire che la Chiesa non vuole essere coinvolta in vicende politiche contingenti. “Per la Chiesa di oggi – è scritto nell’editoriale – la penitenza è una cosa seria, tanto da non dover venire confusa con polemiche contingenti”.
Nel pomeriggio Berlusconi si è dissociato dall’attacco de Il Giornale e all’Aquila il sottosegretario Letta ha avuto un breve colloquio con il cardinale Bertone. Il rappresentante del Governo e il segretario di Stato vaticano si sono incontrati sul piazzale di Collemaggio poco prima della messa, si sono salutati con una stretta di mano e due baci sulle guance e sono quindi entrati in una tenda della Protezione civile dove hanno avuto un colloquio di pochi minuti che dovrebbe avere ricucito lo strappo tra Governo e Chiesa.
“Immagino che Letta oggi avrebbe preferito avere un ruolo di tessitore più che da protagonista”, ha commentato da Pesaro il candidato leader del Pd Pier Luigi Bersani. Con riferimento alla diplomazia felpata del sottosegretario che sta aiutando il Governo a superare uno dei periodi forse più difficili nei rapporti con il Vaticano. “Questo è un luogo di preghiera, non di parola”, si è trincerato comunque con i cronisti il sottosegretario lasciando la basilica di Collemaggio.
Bertone, dal canto suo, ai cronisti che lo interrogavano sulla rinuncia di Berlusconi a presenziare alla cerimonia, ha preferito rispondere con un’altra domanda: “A me lo chiedete?”.
Per assicurare che non c’è alcun “caso politico” ma solo l’ennesima “bolla mediatica” è intervenuto poi il ministro per l’Attuazione del programma Gianfranco Rotondi. Anche lui, assieme alla collega Mara Carfagna, a rappresentare il governo alla celebrazioni aquilane.