Mi si attaccano addosso molte parole.
La televisione, internet, i libri, la musica, il vociare dei mercati, i crocchi di gente vicino alle stazioni mi lasciano addosso un inquietudine che non riesco a chiarire.
Mi parlano addosso di voglia di libertà, di riscatto, di oppressione, di ribellione.
Ormai non ci si guarda più e si corre sempre!
Tutti hanno una tremenda voglia di emergere che si scontra in una indifferenza che copre le giornate di apparente superficialità.
Mi piacerebbe trovare delle proposte alternative a questo stato di cose, ma non ne trovo.
Le parole che vorrei sentire non le sento.
E’ necessario trovare nuove parole, e cerco di stare in silenzio per trovarle, ma non so come fare a staccarmi di dosso le parole che mi hanno attaccato senza neanche chiedermi il permesso.
Come fare a liberarmi dalle parole degli altri?