“Dal momento che il male vive oltre la tomba,
oh se almeno scorresse fra gli uomini il bene!
Chè la massima parte della gente è strumento
destinato a cadere fra le dita del Tempo.
Non si dica che il tale è persona sapiente,
o che è un capo il tal altro, degno di ogni rispetto:
sono gregge i migliori, e li guida la voce
di funesti pastori; chi non segue è travolto”.
“Non ci sono pastori nelle selve,
nelle foreste non ci sono greggi:
libero intreccia ognuno la sua danza;
inverno passa, primavera avanza.
Per natura gli uomini son schiavi
di colui che disdegna d’ esser schiavo:
s’ alza un giorno costui, e fa per andarsene;
e anche il popolo s’ alza, e gli va dietro.
Ma tu porgimi il flauto, e forte canta!
Poichè è il flauto il pastore della mente,
e la voce del flauto è più durevole
dei ruoli che si affibbiano gli uomini.”