Ho trascorso un lungo periodo di silenzio, mia adorata Mary.
Lavoro, dormo molto, e sento che tanto il lavoro quanto il sonno mi tolgono la voglia di conversare.
A mano a mano che gli anni passano, Mary, l’ eremita che vive in me si rivela con sempre maggiore forza.
La vita è la visione dell’ Infinito, di tutte le possibilità e le realizzazioni che l’ amore può portare.
Le persone, invece, sembrano tanto piccole di fronte a questa semplice verità.
E questo me ne allontana.
La vita è generosa, e l’ uomo è meschino.
Sembra che ci sia un abisso fra la vita e l’ essere umano, e che, per superare questo abisso, sia necessario avere il coraggio di affrontare l’ anima stessa e farle cambiare direzione.
Ma ne varrà la pena?
Qui, a New York, ho incontrato solo gente normale, educata, gentile.
Persone che fluttuano fra il Cielo e l’ Infinito, fra il Tutto e il Niente.
Eppure sembra che non se ne rendano conto, e si comportano in maniera convenzionale, sorridendo quando incontrano qualcuno.