La rivolta dei buoni in condominio la faranno i condomini, con l’ aiuto della Community AziendaCondominio.
Dalla rete ho trovato questo post, che ho trovato interessante, e vorrei commentare:
Inaudito che nel 2024 certi amministratori si prestino ai casting. Non si tratta di Cinecittà e nemmeno di e la giuria non è composta da esperti del settore, ma da sempliciotti che provengono da situazioni disastrate, che prima dei casting trovavano normale non approvare bilanci e avallare la gestione discutibile dell’ex amministratore, da perfetti fessi. Sono soggetti che, non solo non hanno alcuna competenza per giudicare dei veri professionisti, ma si credono pure furbi, perché pretendono prezzi da discount, da chi si dovrà rimboccare le maniche per risolvere i disastri che proprio loro, da ignoranti, hanno contribuito a creare! E poi parliamo di libero mercato…quando si è nella m***a si cercano risorse migliori per rimediare e l’ultima cosa a cui si pensa e il prezzo. In condominio no: alle risorse migliori si vogliono scaricare i propri errori, perché così si è in pace con la propria sporca coscienza. Il famoso gioco dello scaricabarile, tipicamente italiano.
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Quei condomini meritano una tariffa raddoppiata, altro che casting!
Svegliatevi! Ci vuole educazione e cultura, dignità e amor proprio per sè , per il proprio lavoro e per il proprio valore.
Certe realtà vanno lasciate a se stesse, senza se e senza ma.
MAI ABBASSARSI A SCENDERE NEI SEMINTERRATI. Mai scendere a certi livelli.
IL NOSTRO COMPITO È SEMMAI IL CONTRARIO: ELEVARE L’UTENZA AL NOSTRO PIANO, che dovrebbe essere l’ATTICO.
E’ interessante notare come l’ attenzione sia focalizzata sulla figura dell’ amministratore, che, per definizione o “diritto divino”, dovrebbe intendersi di conti, di edilizia, di norme giuridiche, … insomma una sorta di “professionista tuttologo”.
Quindi, quando gli amministratori sono costretti a confrontarsi con un mercato inconsapevole e superficiale, è ovvio che l’ unica differenza tra gli amministratori diventa il prezzo.
Soprattutto in un mercato dal funzionamento distorto, come quello condominiale.
Il funzionamento distorto del mercato deriva dalla mancanza di un efficace controllo interno della gestione condominiale.
Inoltre, deriva dall’eccessivo potere politico attribuito dalla legge all’ amministratore condominiale, che invoglia (incentiva) i fornitori a pagare tangenti all’amministratore, al fine di ottenere i contratti da parte del condominio. (…leggi tutto.)
Il quesito che a questo punto del discorso dobbiamo porci è il seguente:
Vogliamo andare avanti così?
Finché l’ unica possibilità dei condomini sarà quella di cambiare l’ amministratore, con un altro amministratore che, si suppone, “salverà la patria”, gli unici parametri di scelta saranno la “fiducia”, e il prezzo.
Io, invece, propongo di cambiare sistema.
Infatti chiediamoci:
Chi è l’amministratore di condominio?
La figura legale denominata “amministratore di condominio” è un’ invenzione giuridica.
Non esiste nella realtà. Non è neanche definita a norma di legge!
Infatti, l’ art. 1129 del c.c., al primo comma, introduce la nomina obbligatoria di questo soggetto, con il disposto che segue:
Quando i condomini sono più di otto, se l’assemblea non vi provvede, la nomina di un amministratore è fatta dall’autorità giudiziaria su ricorso di uno o più condomini o dell’amministratore dimissionario.
Invece, la direttiva che regola la comunione, all’art. 1106 c.c. è leggermente più precisa, ed è la seguente:
L’ amministrazione può essere delegata ad uno o più partecipanti, o anche a un estraneo, determinandosi i poteri e gli obblighi dell’amministratore.
Per cui l’ amministratore sarebbe l’ “estraneo”! (…leggi tutto).
Oggi il mestiere dell’ amministratore è adatto per gli idealisti, o per i truffatori
Rendiamoci conto che oggi il mestiere dell’ amministratore non è per tutti.
Bisogna essere coraggiosi, idealisti, e onesti fino a sentirsi stupidi!
C’ è bisogno di una rivolta dei buoni!
Io propongo di cambiare strada!