Cari amici,
Mi impressiona la fatica con cui sono costretto a cercare articoli che riescano a mettermi in contatto con la realtà.
Tutti i giorni mi ritrovo a spendere euro, e a guardare questi pezzi carta con diffidenza.
La moneta circola vorticosamente dalla banca centrale alle banche private, dalle banche private all’ acquisto di debito pubblico.
Questa montagna di carta dovremmo ripagarla noi attraverso le tasse (ossia per mezzo del nostro lavoro, e della ricchezza che negli anni trascorsi abbiamo conservato), ma in realtà questo non avviene, poichè, realmente, oltre che il capitale noi dobbiamo pagare anche gli interessi, che si possono pagare soltanto con l’ incremento del pil.
Se il PIL non si incrementa, noi residenti paghiamo il debito pubblico senza creare nuova ricchezza finanziaria, ossia impoverendoci.
L’ alternativa è che i soldi che servono per pagare gli interessi ce li metta la banca centrale, abbassando così il valore reale della moneta (ossia creando inflazione).
Ma anche questa strada (che la FED sta intraprendendo da anni), ha un limite, ed è che prima o poi i residenti si renderanno conto che la carta chiamata "moneta" ha perso interamente il suo valore!
Pertanto ormai l’ unico dubbio è sapere dove nascerà prima la crepa che inciderà sul sistema finanziario mondiale?
Negli Stati Uniti con l’ iper inflazione, oppure in Europa con la rivoluzione dei ceti medi che non saranno disposti a diventare poveri per pagare i debiti creati dai sistemi di governo e dai mercati finanziari?
Wall street Italia
New York – Altro che rilancio dell’economia. "Abbiamo perso il controllo, stiamo creando moneta dal nulla": con poche frasi ad effetto l’ex candidato alla Casa Bianca Ron Paul ha riassunto perfettamente quello che gli statunitensi dovrebbe provare per la posizione assunta da Bernanke.
Al deputato del Texas, esponente della corrente libertariana e non-interventista del Partito Repubblicano, sono bastati 25 secondi in un intervento concesso a Bloombgerg Tv per riassumere un concetto sempre meno popolare negli Stati Uniti: la banca centrale "sta indebolendo il dollaro per liquidare l’enorme debito tramite l’inlazione".
Non dovrebbe sorprendere nessuno e invece i mercati sono euforici. "E’ impressionante che non generi un collasso dei mercati. Bernake di fatto ha detto che siamo in grande difficolta’, ‘Faremo qualcosa senza precedenti che non avra’ un impatto negativo sul dollaro’. E l’azionario ci crede".
"Ma il dollaro non sta andando bene e il suo valore reale si misura rispetto all’oro e l’oro ha fatto un gran balzo dai minimi ai massimi storici".