La società industriale dei nostri giorni manifesta ovunque questa caratteristica di stimolare la gola, l’ invidia, e l’ avarizia.
Strutturato in modo meccanico, artificiale, separato dalla natura, organizzato per utilizzare solo la minima parte delle potenzialità umane, il lavoro condanna la maggior parte dei lavoratori a trascorrere la propria vita lavorativa in modo tale da non ricevere nessuno stimolo valido, nessun incentivo a perfezionarsi, nessuna possibilità di sviluppo, nessun elemento di Bellezza, Verità, Divinità.
Pertanto, io dico che uno dei grandi mali, forse il peggiore, della moderna società industriale è l’ indebita tensione nervosa che, per la sua natura immensamente complicata, essa impone, e l’ indebita proporzione dell’ attenzione delle persone che essa assorbe.