Quando rimanevo tra i tesori
che avevo raccolto, mi sentivo simile a un verme,
che nel buio si nutre del frutto che l’ ha generato.
Io lascio questo carcere fradicio.
Non amo frequentare rovine ammuffite
perchè cerco l’ eterna giovinezza,
scarto ogni cosa che non sia parte di me
o che non sia, come il mio riso, lieve.
Corro attraverso il tempo e tu, cuore mio,
senti, nel tuo carro, il poeta errante
che canta e danza.