L’ anima non ha una forma e forse non ha un pensiero; è un sospiro d’ amore rivolto a Dio che forse non la comprende e in questo senso ho anche Pietà del mio Creatore che a volte mi abbandona.
Ho pensato tante volte che Dio fosse morto, come a noi arriva la luce di stelle ormai spente, ma il ricordo del primo amore, di quando l’ uomo è stato deflorato da Dio stesso nel momento della creazione, non mi abbandona.
E sembrerà assurdo e folle ch’ io cerchi il contatto di quelle mani per cui quelle di un uomo anche se bellissimo non saranno che una formale brutta copia.
Quindi come l’ anima porta il pensiero di Dio essa porta il pensiero dei propri figli, e Lermontov ci racconta in una bellissima poesia che quando un bambino nasce gli viene data un’ anima che passa attraverso il cielo e sente le musiche dell’ Universo.
La poesia termina dicendo:

"…della canzone divina
rimasero
vive le note sole
nel petto di quell’ anima
ma non già le parole
e a lungo quì dal mondo
presa da nostalgia essa languì;
le dolci soavi melodie dei cieli
non poterono compensar
tutti quanti di questa terra misera
i tediosi canti".

D’ altra parte mi soccorrono le parole del Vangelo così belle:

"Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il vostro Padre celeste li nutre.
Ora non valete voi più di loro?
E chi di voi, per quanto si preoccupi, può aggiungere alla durata della sua vita anche un solo cubito?
E perchè darsi tanta pena per il vestito?
Guardate come crescono i gigli del campo: non lavorano, nè filano; eppure vi assicuro che nemmeno Salomone, in tutta la sua gloria, fu mai vestito come uno di essi.
Ora, se Dio riveste così l’ erba del campo, che oggi è e domani viene gettata nel forno, quanto più vestirà voi, gente di poca fede?"

Ma l’ uomo si affatica a vestirsi, ad adornarsi per piacere, per concupire, per saziare il proprio corpo di amori sbagliati, a offendere il suo corpo primigenio che è l’ anima.
E non è mai sazio proprio perchè l’ anima non si sazia di cose terrene, ma l’ uomo ne vuole sempre di più, e vuole nuovi amanti e nuove ricchezze, invece di aspettare in pace che Dio lo governi.