Certe persone sono persuase di tenersi al riparo dalle emozioni solo quando rimangono all’ erta, insensibili, evitando di esporsi.
Badano a non rivelarsi pienamente per il timore che, visti nella loro realtà, possano trovarsi esposti e, alla resa dei conti, privi di ogni difesa.
Protetti e inattaccabili, i loro rapporti umani rimangono sempre ad un livello superficiale.
Ma, allo stesso tempo, deplorano la mancanza di quella profonda intimità che l’ amore impone.
Se ci proteggiamo, se ci tuteliamo mantenendoci sulle difensive, finiamo per isolarci nella solitudine.
In questo modo possiamo scansare i gravi traumi emotivi, ma ci precludiamo nello stesso tempo le gioie supreme della vera intimità.
Solo permettendo a noi stessi di essere vulnerabili noi potremo riuscire nell’ amore.
Se alla fine rimarremo delusi, traditi o ingannati, potremo almeno dire di avere fatto un tentativo.
E, in un certo senso, ci saremo anche riusciti, se non permetteremo che le cicatrici lasciate dalle esperienze, si tramutino in una corazza di pelle impenetrabile.
Quando la nostra visione interiore sarà abbastanza chiara da lasciarci intendere che la vulnerabilità è l’ anima stessa dell’ amore, noi sicuramente guariremo e saremo pronti a ritentare.