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Il valore del lavoro non esiste!

Il valore del lavoro degli italiani
Il peer to peer “ruba” i redditi on line e i dati fiscali ormai restano in Rete

Il valore del lavoro

Cari amici,

Stanotte non ho ancora voglia di andare a letto.
Ho diversi pensieri che mi turbano e che non riescono a trovare il loro ordine.

Che senso ha la ricchezza?
Che rapporto ha la ricchezza con il lavoro?

Ho ancora negli occhi il concerto del 1 maggio che ho visto alla televisione.
Migliaia di ragazzi che cercano vie nuove per vivere: Sanno che le vie vecchie non si possono più percorrere, perchè si sono estinte!
Pertanto i ragazzi non hanno passato, ed il futuro è da costruire lottando contro problemi mondiali, di cui già soffriamo tutti i giorni quando andiamo a fare la spesa.

E la spesa la fanno tutti: I ricchi e i poveri!

Se aumenta il prezzo del pane, i ricchi ci pensano un pochettino di più prima di cambiare macchina, ma i poveri smettono di mangiare.

Ma gli “economisti” ci dicono che gli stipendi non devono aumentare a seguito dell’ aumento del prezzo del pane, perchè così si rischia di innescare ciò che loro chiamano “la spirale prezzi/salari”.

Mi sembra che ci sia mancanza di logica in questo ragionamento, o è solo una mia impressione?

Pertanto: Il valore del lavoro è scritto nelle dichiarazioni dei redditi? No!

I redditi esprimono soltanto il valore percepito dal contribuente a seguito di contratti definiti e in corso.

Questi contratti potrebbero essere non produttivi, o falsi, o politici, o arrangiati.

Ma allora, se il valore del lavoro non è scritto nelle dichiarazioni dei redditi, dove si trova?

La risposta è che il valore del lavoro sta nell’ utilità percepita da chi ne usufruisce.

Ad esempio, tanto per capirci, il valore del lavoro praticato da una mamma che allatta il suo bambino, sta nell’ utilità percepita da suo figlio che ne usufruisce.

Non c’ entrano nulla i soldi! Il valore finanziario è soltanto una valutazione momentanea che crea lo scambio di beni e servizi attraverso un prezzo (in senso ampio intendo “prezzo” anche lo stipendio, l’ affitto, la pensione ..etc…etc…).

Il valore finanziario, per come lo intendiamo, è la nostra fetta di torta che riusciamo a strappare agli altri, sfruttando il potere politico e contrattuale che abbiamo: Il “bottino” delle nostre scorrerie.

Questo atteggiamento è sbagliato, e crea una visione distorta della realtà, e dei valori sbagliati che ci fanno vivere male.

E’ necessario cambiare prospettiva!

Volete un esempio?

Pare che Beppe Grillo guadagni circa 4 milioni di euro l’ anno, e c’ è gente che ha visto e stampato la dichiarazione dei redditi pubblicata ieri dall’ Agenzia delle Entrate.

A mio giudizio Beppe Grillo fa un opera sociale generosa per il paese, e credo che abbia bisogno di notevoli risorse finanziarie per la sua attività.
Il problema non è il reddito che riesce a percepire, ma il modo con cui lo redistribuisce.

Mi piace pensare che Beppe Grillo contribuisca all’ attività di molte aziende che si occupano di economia relazionale e solidale (ospedali, centri di accoglienza, aiuto ai bambini abbandonati, etc….)

Mi piace pensare che Beppe Grillo abbia una vita modesta per se e per la sua famiglia, e viva in modo coerente con le idee che manifesta.

Sono un idealista? Forse si! Ma credo che questo sia un momento storico in cui diventare idealisti sia una necessità per tutti!

La legge non ci garantisce più! Lo stato non ci garantisce più! il sistema economico ha leggi economiche sbagliate che ci costringono a vivere consumando beni che non ci servono, e a vivere soli ed in competizione con il resto del mondo!

Non è il caso di cambiare prospettiva?

Credo di si!

grandeindio:
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