Non è un caso che la prima lettera enciclica di Papa Benedetto XVI inizi dicendo che “Dio è amore”.
Da un papa teologo e razionalista ci si sarebbe aspettati una enciclica che dicesse “Dio è verità”, invece lo Spirito Santo l’ ha guidato e ha detto “Dio è amore”.
Che non vuol dire anti-verità, perchè nell’ amore c’ è la nostra verità, in quanto noi siamo creature di amore.
La rassomiglianza con Dio non la raggiungiamo quando pensiamo, quando ci rinchiudiamo per trovare verità astratte, quando scriviamo un libro di filosofia, no, noi rassomigliamo a Dio negli atti di amore, nelle nostre relazioni umane, quando sono autentiche e non camuffate.
Qualche volta chiamiamo amore l’ istinto animale, mentre l’ amore vero è dono di sè, è rispetto dell’ altro, è incontro gioioso con l’ altro, che non provoca urti, difficoltà o reazioni violente.
Noi rassomigliamo a Dio quanto più siamo amore, non quanto più siamo intelligenti o capaci.
Quella che noi chiamiamo ricerca della verità, è nelle mani di quei pochi privilegiati che hanno la possibilità e la comodità di pensare e di studiare.
Invece la felicità è la ricerca di tutti: Chi non vuol essere felice in questo mondo?
Tutti noi, consapevolmente o meno, molte volte sbagliando – perchè questa ricerca della felicità è così forte e insistente che è all’ origine di tanti nostri sbagli – tutti vogliamo essere felici.