Per qual potere hai questa formidabile potenza
di dominarmi con la tua miseria,
di indurmi ad ingannare l’ evidenza
giurando che la luce non dona grazia all’ aria?
Da dove ti deriva una simile perfidia,
che nei tuoi gesti anche l’ abbiezione
ha questa forza e sottigliezza infìda
e il tuo peggio a me sembra perfezione?
Chi ad ispirare tanto più amore ti ha insegnato
quante più cause avrei per disprezzarti?
Oh, se pur amo ciò che da altri è odiato
di me con gli altri non devi vantarti.
Se la tua indegnità risvegliò amore in me,
io sono ancor più degno di risvegliarlo in te.