Il padre Daniele raccontò che a Scete, al tempo del padre Arsenio, c’ era un monaco che rubava gli oggetti degli anziani.
Il padre Arsenio lo prese nella sua cella per guarire la sua anima e per dare pace agli anziani.
E gli disse:
"Se vuoi qualcosa te la do; soltanto non rubare".
E gli diede denaro, vestiario e tutto quanto potesse servirgli.
Egli tuttavia, quando se ne andò dalla sua cella, riprese a rubare.
Vedendo che non aveva smesso, gli anziani lo cacciarono dicendo:
"Quando si trova in un fratello una debolezza, bisogna sopportarlo; ma se ruba e non cessa nemmeno dopo essere stato ammonito, cacciatelo, perchè egli danneggia la sua anima e turba tutti quelli che abitano in quel luogo".