Angelo Pesce scrive…
Il 31 dicembre 2015 scadrà il bonus fiscale del 65% per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015 (dal 1° gennaio 2016 il beneficio sarà ridotto al 36%) per:
interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, che ottengono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20% rispetto ai valori riportati in un’apposita tabella (così come stabilito dal D.M. 11/03/2008 e successive modifiche);
miglioramento termico dell’edificio con interventi su finestre (comprensive di infissi), coperture, pavimenti al fine di migliorarne la coibentazione termica;
installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda;
sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia;
sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.
È importante ricordare che la detrazione del 65% si applica anche alle spese documentate e rimaste a carico del contribuente per interventi relativi a parti comuni degli edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio.
Ed è proprio sui condomini che il Governo, per voce del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, vuole puntare per la proroga ed il potenziamento del bonus fiscale del 65%.
Saranno approntate nuove formule per poter raggiungere l’obiettivo e il modello da perseguire è certamente quello delle ESCO, le energy saving company, società di servizi energetici specializzati nell’effettuare interventi nel settore della efficienza energetica, in grado di offrire servizi energetici integrati all’utente, quindi progettazione, installazione, manutenzione e gestione degli impianti, in un’ottica di garanzia dei risultati e di finanziamento tramite terzi.
Tralasciando la tipologia delle formule contrattuali che possono stipularsi fra un condominio e la ESCO, comunque tutte con la finalità comune dell ‘efficientamento energetico e del risparmio in bolletta, sugli immobili di vecchia costruzione è necessario intervenire con opere mirate che:
migliorino il confort abitativo (attraverso interventi migliorativi sulla coibentazione dell’involucro esterno e la sostituzione degli infissi, si riducono drasticamente le dispersioni di calore, i ponti termici e conseguentemente i costi di riscaldamento);
permettano di usufruire degli ecobonus e di allinearsi alle normative vigenti e future relativamente alla sostenibilità edilizia.
Tuttavia, è ben noto che per i grandi condomini queste operazioni volte al miglioramento dell’efficienza energetica, comportano dei costi non indifferenti: ecco perché conviene rivolgersi alle ESCO le quali si accollano i costi degli interventi in cambio della gestione dei consumi e dei risparmi energetici; affidarsi ad una Energy Service Company, risulta quanto mai indicato in quei condomini che richiedono interventi ad hoc e che, tuttavia, non riescono a trovare un accordo unanime fra i vari inquilini a causa dei costi elevati per i lavori.
I lavori non comporteranno alcun costo iniziale per i condomini che continueranno a pagare regolarmente le bollette: l’investimento viene eseguito dall’impresa che opera gli adeguamenti necessari e incassa i proventi rivenienti dai risparmi in bolletta, ripagandosi, nel tempo, dell’investimento iniziale (oltre agli incentivi dei bonus fiscali).
Quel risparmio poi ricadrà anche sugli stessi condomini che si ritroveranno un immobile più efficiente senza aver sborsato le spese di intervento iniziali.
http://www.condominioweb.com/ecobonus-p … gato.12083