Senza riscaldamento 400 case: il rione Crocetta è in default
A rischio anche acqua ed elettricità a causa dei conti sospesi di molti locatari. Tensione esplosiva tra i condomini
Cinisello Balsamo, 18 settembre 2013 – In giugno la società che fornisce il gas aveva sigillato il contatore che alimenta la caldaia condominiale, ma nessuno o quasi se n’era accorto, perché in estate il riscaldamento rimane spento. Negli ultimi mesi i conti del maxi condominio di viale Romagna 29 — 400 appartamenti da anni simbolo della rivoluzione etnica che si sta consumando nel quartiere Crocetta di Cinisello Balsamo — hanno continuato a peggiorare.
Tanto che ora l’amministratore condominiale è arrivato a ipotizzare anche il taglio dell’acqua potabile e quello dell’elettricità che alimenta l’illuminazione comune, i citofoni e soprattutto gli ascensori che salgono fino al quattordicesimo piano di questi mostri di cemento. Insomma, il quartiere Crocetta rischia di scivolare pericolosamente in un’inedita deriva sociale che potrebbe progressivamente trasformare il rione popolare di Cinisello in una casbah, in un villaggio della disperazione.
L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi, al termine di una tesissima riunione condominiale nella quale l’amministratore delle quattro scale di viale Romagna 29 e di via Friuli 20 ha presentato i conti fallimentari di un condominio nel quale quasi il 50 per cento dei proprietari non paga più le spese.
Il debito, per i soli condomini amministrati dallo studio di Daniele Digiuni ammonta ormai a 400mila euro. Ma tutto intorno, nei palazzi di via Friuli, viale Romagna e via Sardegna, le situazioni sull’orlo del fallimento sono più d’una. Al 37 di viale Romagna lo scorso anno un’intera scala era rimasta al freddo.
«Il problema è che in questi palazzi sono venute meno le regole — spiega l’amministratore di stabile —. Da anni gli alloggi sono progressivamente stati venduti a nuovi proprietari, soprattutto stranieri, che subaffittano stanze e posti letto e poi tornano al loro Paese, lasciandosi alle spalle, però, conti non pagati. Ad avere la peggio sono inevitabilmente le famiglie oneste e corrette che oltre al danno subiscono anche la beffa di vedersi tagliare i servizi».
La morsa dei conti rischia di trascinare un intero quartiere in una pericolosissima catena di avvenimenti che potrebbero scaldare gli animi già tesi tra i condòmini in regola e in tanti inquilini stranieri in subaffitto (molti dei quali in nero) che assistono ignari a quanto accade. Il mancato pagamento dell’ultima bolletta Enel potrebbe presto provocare la sospensione dell’energia elettrica, mentre per l’acqua Daniele Digiuni ipotizza come estrema conseguenza la sospensione per tutto il condominio e la sostituzione con una fontanella condominiale.
Il timore dei condòmini è quello che con la sospensione del riscaldamento gli inquilini comincino a portare negli appartamenti bombole di gas e vecchie stufette per riscaldarsi, con il rischio di provocare una tragedia.Per riattivare le caldaie nel maxi condominio di viale Romagna 29 occorre far fronte a un debito accertato di 325.978 euro con la società Geo spa che gestisce il servizio.
rosario.palazzolo@ilgiorno.net
http://www.ilgiorno.it/sesto/cronaca/20 … risi.shtml