Cosentino, la Camera dice no all’arresto
Respinta alla giunta per le autorizzazioni la richiesta del tribunale di Napoli
Cari amici,
La richiesta di arresto di Cosentino, attivo politicante, nonchè, nostro malgrado, residente alla Camera dei deputati, è stata respinta dai suoi “soci” in parlamento.
Inoltre, il vicecapogruppo dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello, ha invitato la maggioranza a fare quadrato in difesa dell’esponente del governo spiegando che, al contrario, si finirebbe col creare le condizioni per colpire anche Silvio Berlusconi.
Insomma, i nostri politicanti sono solidali nel timore di essere “beccati” dalla giustizia e cercano, comprensibilmente, di difendersi.
Mi sento leggermente contrariato da questa situazione di “disparità” tra me, comune cittadino, che rischio senza difesa di essere condannato, e, invece, “lor signori” che si permettono di evitare l’ arresto.
Credo che questo fatto contribuisca ad allontanare sempre di più i politici dai cittadini, e ciò certo non giova allo sviluppo del paese.
Mi chiedo quando i nostri politicanti sapranno rivalutare l’ etica nei loro comportamenti.
Alla lunga, la mancanza di giustizia causa malaffare e disinteresse verso i beni comuni.
L’ Italia ha bisogno di una rinascita, che ancora appare lontana!
Corriere della sera
ROMA – La giunta per le autorizzazioni di Montecitorio ha detto no alla richiesta di arresto nei confronti del sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
I VOTI – La proposta del relatore Nino Lo Presti di negare l’autorizzazione al Tribunale di Napoli è infatti stata approvata con 11 voti a favore, 6 contrari e un astenuto, il radicale del Pd Maurizio Turco. Il resto dei democratici, compreso il presidente della Giunta Pierluigi Castagnetti, ha respinto la proposta del relatore aderendo quindi alla richiesta di arresto, mentre i due componenti dell’Udc hanno espresso voti diversi fra loro: Domenico Zinzi contrario all’arresto, Pierluigi Mantini favorevole così come l’Idv Federico Palomba. Bruno Cesario, campano, ex Pd, da ieri con il movimento di Francesco Rutelli, era assente.
PAROLA ALL’AULA – La delibera della Giunta ora approderà in aula entro il 10 dicembre, termine entro il quale, come da regolamento, devono essere esaminate le richieste di arresto per un deputato. L’ultima parola su Cosentino spetta dunque all’assemblea di Montecitorio. Al Senato, invece, oggi è il giorno della mozione di sfiducia contro il segretario presentata da Pd e Idv. Il vicecapogruppo dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello, ha invitato la maggioranza a fare quadrato in difesa dell’esponente del governo spiagando che, al contrario, si finirebbe col creare le condizioni per colpire anche Silvio Berlusconi.