Cari amici,
L’ incremento degli utili delle aziende americane e’ il piu’ alto da piu’ di un secolo e sono destinati a superare i massimi del 2007 di $90 per azione realizzati nel terzo trimestre dopo i minimi di $7 di marzo 2009.
Questi risultati sono così strabilianti da apparire sospetti.
Anzi, se posso sbilanciarmi, io non ci credo a questi dati.
I mercati finanziari USA stanno ballando sull’ orlo dell’ abisso perchè l’ andamento è sostenuto soltanto dalla politica demenziale della Fed, ossia dalla stampa ossessiva di biglietti verdi; l’ incremento del prezzo del petrolio non giustifica l’ ottimismo che appare dai dati americani; il disastro giapponese è ancora di dimensioni sconosciute dal punto di vista delle conseguenze economiche mondiali.
Questo incremento non ha nessun fondamento reale; si tratta soltanto di un incremento di valore finanziario che ingrassa le tasche degli speculatori.
Noi residenti saremo costretti a pagare questa politica dissennata che produce nuvole sempre più nere all’ orizzonte.
L’ Unione Europea non riuscirà a contenere questa bufera finanziaria che si sta preparando sui mercati finanziari USA e sulla valuta americana.
E sui giornali italiani non si scrive neanche un rigo su questo argomento.
Wall Street Italia
Malgrado il rally del 97% messo a segno dall’S&P, non e ancora giunta l’ora di abbandonare il treno azionario. L’incremento degli utili e’ il piu’ alto da piu’ di un secolo e sono destinati a superare i massimi del 2007 di $90 per azione realizzati nel terzo trimestre dopo i minimi di $7 di marzo 2009.
Si tratta della ripresa piu’ rapida e consistente da almeno il 1900, secondo i dati raccolti da S&P e Robert Shiller della Yale University e riportati da Bloomberg. Il gap tra le stime sui profitti di 12 mesi e la media degli utili scoeitari degli ultimi 10 anni e’ vista ampliarsi dal 1951.
PNC Wealth Management, Federated Investors e ING Investment Management, che nel complesso gestiscono $1.000 miliardi per la clientela, sono convinti che le spese al consumo spingeranno la ripresa dell’economia dopo che le iniziative di rilancio del governo hanno contribuito ad aumentare i profitti societari dai minimi dai tempi della Grande Depressione toccati i primi di marzo di due anni fa.
Anche se gli utili diminuiranno nella seconda meta’ dell’anno, i titoli azionari acquistati dagli investitori che hanno perso il rally dell’S&P di quasi il 100% registrato negli ultimi due anni alimenteranno i guadagni, secondo quanto riferito da Leuthold Group.