I Magi, …..la storia della famiglia
Cari amici,
Buona Epifania! Oggi il vangelo ci porta a ripensare alla storia “mitica” delle nostre famiglie.
Noi abbiamo bisogno di tornare al “mito”, specialmente oggi, che la cronaca ci riempie di brutte notizie e tenebrose aspettative.
E quindi leggiamo il vangelo di oggi, e ricordiamoci che nel mondo ci sono i “buoni” e i “cattivi”.
Tutti possiamo scegliere chi vogliamo diventare, e Gesù nasce e ci chiede da che parte stiamo.
Possiamo immaginare di essere i “Magi” che ricercano la verità in modo disinteressato, e sono disposti a regalare oro incenso e mirra per ciò che ritengono di aver trovato.
Oppure possiamo sentirci come il “re Erode”, e desiderare il potere e la ricchezza sopra ogni cosa, anche se oggi non esiste più la monarchia assoluta, e pertanto questa tendenza autoritaria è sfumata nelle cosiddette “democrazie”, in cui tutti ammorbidiscono le loro ambizioni con “buone parole” che non servono per fermare le dure e implacabili leggi del “mercato”.
E poi c’ è la classe degli “scribi” e dei “farisei”, ossia la massa degli opinionisti e degli accademici che diffondono una cultura “vecchia” senza avere il coraggio di metterla in pratica.
Infine c’ è la rappresentazione “mitica” della più antica comunità residenziale del mondo: la famiglia!
Le famiglie proteggono e salvano il futuro del mondo, che sono i nostri bambini; accolgono i doni, seguono i consigli di Dio, scappano dal potere e sono sostenute dagli uomini di buona volontà.
Le famiglie sono la speranza del mondo, e sono convinto che avranno la forza e la determinazione per salvarci e inventare un mondo vivibile.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 2,1-12.
Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano:
«Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo».
All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.
Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia.
Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:
E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele.
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella
e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia.
Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.