Annullata l’iscrizione al Pd di Grillo
La corsa alla segreteria è già finita
Cari amici,
Eliminando (per paura) Grillo dal proprio partito, Il PD si è bruciato un’ occasione per riformarsi dal di dentro!
Trovo assurdo che un partito politico non dia la possibilità di partecipare ad un esponente di rilievo della sinistra italiana, costringendolo probabilmente a formare un’ altro partito!
Spero che Grillo guardi anche a Di Pietro e decida di iscriversi al partito dell’ Italia dei Valori, prima di iniziare da solo a formarsi il proprio treno elettorale.
A mio giudizio, ormai è chiaro che Beppe non potrà per sempre limitarsi a stare ai margini della politica italiana.
Prima o poi (e speriamo prima!) sarà costretto anche lui a “scendere in campo”!
Avrei voluto che il PD aprisse le porte alle novità che potevano rinvigorire il partito dal di dentro.
Purtroppo (per il PD) non è stato possibile!
Aspetto con impazienza un gruppo politico che sappia rinnovare la classe politica e sociale del nostro paese.
Ci sono le premesse affinchè l’ Italia dei valori diventi questo partito.
Di Pietro deve avere il coraggio di fare un passo indietro, in modo che si possa formare un gruppo costituente che sappia far evolvere questo partito fino a farlo diventare forza di governo, e non soltanto di opposizione.
Spero che succederà!
La stampa
ROMA
Beppe Grillo informa i sostenitori sul suo blog che non potrà correre per le primarie del Pd dal momento che il partito ha annullato la sua iscrizione, perchè, come è stato spiegato ieri da alcuni dirigenti a margine della Direzione del Pd, «fa parte di un movimento che ha presentato liste contrapposte» a quelle del Pd. «Il PDmenoelle ha annullato anche la mia iscrizione di Paternopoli. Non ho quindi la possibilità di candidarmi a segretario», fa sapere Grillo.
«È stato un errore del Pd non accettare la candidatura alla segreteria di Beppe Grillo. O si azzera tutto e si accettano candidature come quella dell’attore, di Di Pietro, di Pannella per esempio, oppure non si ha vera democrazia». Lo ha detto Renato Nicolini nel corso della presentazione della sua candidatura alla segreteria del Pd nella sede del partito del rione Trastevere a Roma. Secondo Nicolini, un partito «che nasce dalla fusione di Ds e Margherita, di Rutelli e Fassino, non può nascere bene e sembra solo un modo di chiudere i conti tra le due sigle. Oggi Rutelli e Fassino appoggiano entrambi Franceschini. In questo senso, anche ricordando la sua battaglia con i tassisti, mi è più simpatico Bersani». Facendo riferimento allo slogan del Democratic party di quest’anno, “Mescolati non agitati”, Nicolini ha ricordato come è ispirato «a James Bond, un mito maschilista. Ma Nik, un personaggio della “uomo-ombra” degli anni ’30, diceva che per un Martini serve ritmo, un ritmo che questo partito oggi non ha».