Ok di Bush al vertice sulla crisi finanziaria globale
Sarà un summit del G-8 allargato a Cina, India e forse anche al Brasile; Parteciperanno anche ONU e FMI.
Cari amici,
La notizia di oggi è che i cosiddetti “grandi” della terra si troveranno per discutere di come arginare la crisi finanziaria mondiale che stiamo vivendo ormai da molte settimane.
In particolare l’ obiettivo che questi “signori” si propongono è di trovare soluzioni per salvare il libero mercato e, nello stesso tempo, difendere i cittadini dagli effetti della crisi economica che seguirà molto presto a quella che stiamo vivendo oggi.
Dubito molto che questo “summit” servirà per raggiungere i fini suddetti, perchè sono convinto che nessuno voglia “andare a fondo” dei problemi che si vorrebbero risolvere.
I problemi economici mondiali in questione sono i seguenti:
- 1) La quantità di petrolio mondiale disponibile ogni giorno è sempre più insufficiente per soddisfare la domanda mondiale giornaliera.
- 2) Il dollaro è gravemente sopravvalutato, e gran parte dei paesi mondiali detengono montagne di biglietti verdi che finanziano l’ economia dissennata degli Stati Uniti. In particolare il petrolio è scambiato esclusivamente sulla base del valore del biglietto verde americano.
- Questo porta ad un dominio politico/economico da parte degli USA, che utilizzano da anni per permettersi di vivere al di sopra delle proprie possibilità sulle spalle di tutti noi “finanziatori globali”.
- 3) L’ economia reale occidentale è “drogata” dalla finanza che così permette il cosiddetto “consumo”.
- Inoltre la finanza ha perso il contatto con la “realtà economica”.
- In parole più semplici questo concetto significa che esiste un vortice di valore finanziario creato sulla base di aspettative future “irrealistiche” di guadagno, che “finanzia” il consumo di miliardi di oggetti e servizi di utilità perlomeno discutibile.
- Mettere in discussione questa “giostra impazzita” vuol dire condannare il “libero mercato”, e nessuno dei nostri politici ha il potere di farlo.
- 4) La realtà (Il mondo, il clima, la povertà dilagante, la qualità futile delle nostre vite) sta presentando il suo “conto economico” e nessuno ha intenzione di pagarlo!
- Ma qualcuno, in futuro, pagherà le conseguenze della nostra stoltezza!
- E’ soltanto una questione di tempo!
Il sole 24 ore
Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush è d’accordo a tenere un vertice per discutere le risposte da dare alla crisi finanziaria globale. Sarà un summit del G-8 allargato a Cina, India e forse anche al Brasile e si dovrebbe tenere negli Stati Uniti. Lo ha reso noto lo stesso Bush all’apertura dell’incontro, iniziato alle 22 italiane di sabato sera, con i presidenti europei a Camp David. Nel suo buen retiro in Maryland il presidente Usa ha ricevuto il presidente francese Nicolas Sarkozy, presidente di turno dell’Unione Europea e il presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso. Un vertice dei maggiori Paesi industrializzati, allargato ad altre importanti economie, era stato sollecitato da vari capi di governo europei, tra cui Silvio Berlusconi. L’Onu ha offerto come sede il Palazzo di Vetro di New York. I tempi saranno brevi, ha annunciato un portavoce della Casa Bianca. Sarkozy punta a tenere il vertice entro novembre. L’obiettivo, secondo Bush, è quello di cercare misure coordinate fra i vari Paesi per contrastare la crisi finanziaria ed evitare che analoghe difficoltà si ripetano in futuro.