La prima rilevante questione è la seguente:
L’ amministratore gestisce i beni comuni tenendo conto del carattere e dei comportamenti che caratterizzano la comunità residente.
Pertanto è suo interesse elevare la cultura e la consapevolezza dei residenti, perchè in questo modo essi saranno in grado di apprezzare il suo lavoro.
Ciò spesso non è facile, perchè in condominio si formano spontaneamente degli equilibri politici e culturali, i quali ne condizionano il comportamento.
Vi sono condomìni in cui risiedono soggetti particolarmente accesi dal punto di vista emotivo, i quali tendono a monopolizzare le discussioni portando argomenti spesso fuorvianti e fuori luogo.
In altri contesti vi sono gruppi di condomini che si confrontano e guardano i propri interessi particolari, privilegiandoli rispetto agli interessi comuni.
Ho incontrato anche contesti in cui la figura del portiere / condomino ha determinato un monopolio di potere che ha condizionato la vita di un condominio per decenni, a causa della quantità di deleghe che questo soggetto riusciva a gestire.
Bisogna domandarsi quali sono le cause profonde di questa situazione così confusa.
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