Quando il cielo è firmamento,
e l’olivo preghiera,
quella terra è la tua terra,
ricordi di bontà,
ancestrali tenerezze,
infanzia umana.
Non permettere la violino ancora,
tu figlio del paese di calce
occhio del cosmo
fratello del vento.
Capelli negli occhi
solo e pugnace,
guardiano dell’infinito.
Da questa pietra di tufo,
più me ne allontano
e più ancora m’innamora.
(Ai ragazzi di "Libera" – Gioia Tauro)