Cari amici,
E’ possibile che i programmi di sinistra siano sempre a rischio?
Santoro, Dandini, …e ora anche Fazio.
Mi chiedo perchè, invece, Bruno Vespa non sia mai soggetto ad obiezioni o rischi di chiusura.
A volte immagino che ci siano due pesi e due misure.
Mi piacerebbe (visto che pago il canone) che fosse resa pubblica l’ effettiva incidenza economica di ogni programma.
Mi piacerebbe che io potessi votare i programmi tramite un apposito sito internet, con un idea analoga a quella di X-FACTOR,
ossia, il peggiore va a casa!
Perchè devo assistere impotente a questa pantomina che inaridisce la cultura del nostro paese, e ci costringe a combattere una guerra che non ha vincitori nè vinti.
Il risultato che ormai la mia televisione è quasi sempre spenta!
Corriere della sera
Considerato eccessivo il cachet del comico toscano. L’agente: «va anche senza compenso»
Masi: benvenuto se lavora gratis
Fabio Fazio |
MILANO – «Così Vieni via con me non può andare in onda»: è la dura presa di posizione di Fabio Fazio, che contesta il mancato via libera ai contratti per Roberto Benigni, Paolo Rossi e Antonio Albanese, previsti come ospiti della prima puntata del programma firmato e condotto dallo stesso Fazio e da Roberto Saviano, che dovrebbe partire l’8 novembre in prima serata su Raitre. «A tre settimane dalla messa in onda – denuncia Fazio – Endemol Italia non ha ancora il contratto, gli ospiti non hanno ancora il contratto e giustamente Saviano dice: «Così non vado in onda» e io sottoscrivo pienamente»: a giudizio del conduttore «non ci sono giustificazioni di natura economica: evidentemente è un momento in cui la tv non può permettersi di raccontare la realtà ».
REPLICA MASI – Dopo Annozero, Report, Parla con me si apre un nuovo braccio di ferro tra il direttore generale Masi e la messa in onda di un programma Rai. «Smentiamo nella maniera più ferma e decisa» la notizia sul contratto degli ospiti di Vieni via con me. «Non c’è alcuno stop», spiega il direttore generale Mauro Masi, «ma soltanto un doveroso approfondimento portato avanti dagli uffici competenti, come giusto che sia, in merito a richieste economiche per la Rai molto significative (in un caso 250 mila euro per una sola puntata). Al riguardo c`è più che il sospetto che alcune notizie vengano fatte filtrare accampando inesistenti motivazioni politiche per “forzare” la trattativa economica. Si è comunque fiduciosi nel recupero di ragionevolezza e quindi nel buon esito della trattativa stessa». Ma chi ha chiesto il compenso di 250mila euro? Secondo l’Agi è la richiesta di Roberto Benigni per prendere parte a una puntata, quasi certamente la prima, di Vieni via con me. L
IL MANAGER DI BENIGNI – Ma la versione di Masi non convince Benigni. Lo spiega il manager del premio Oscar, Lucio Presta, sottolineando che quello pattuito era un cachet «molto al di sotto di quello abituale» per l’attore e regista, di cui all’improvviso l’azienda ha chiesto una ulteriore, forte decurtazione. Una posizione che Presta legge come «una scusa» per mettere i bastoni fra le ruote al programma. «Quando sono andato in Rai per aprire la trattativa sulla partecipazione di Benigni a Vieni via con me – sottolinea Presta – per la prima volta nella mia vita non ho chiesto una cifra, ma mi sono limitato a chiedere quale fosse l’offerta dell’azienda per la presenza di Roberto. Mi è stata fatta un’offerta e io l’ho accettata subito, senza discutere. Poi ho chiesto se potevano essere conservate le clausole, diritti compresi, che abitualmente vengono inserite nei contratti per Benigni. Mi è stato risposto: ti faremo sapere. Poi mi hanno dato il via libera, fatta eccezione per i diritti su quel passaggio tv che sarebbero rimasti alla Rai. E io ho accettato ancora una volta, dando l’ok alla stipula del contratto». Lunedì pomeriggio la “sorpresa”: «Ho chiamato in Rai per sapere a che punto fosse il contratto – racconta ancora Presta – e ho riscontrato imbarazzo. Poi mi ha chiamato un importante responsabile dell’ufficio scritture per comunicarmi un’offerta pari a un decimo di quella pattuita, prendere o lasciare: una decurtazione, mi è stato spiegato, chiesta dalla direzione generale».
«SE VIENE GRATIS NESSUN PROBLEMA» – Nel pomeriggio dalla direzione generale di via Mazzini è stato detto che il programma di Fazio e Saviano andrà in onda regolarmente e che se Benigni vuole partecipare a titolo gratuito, la Rai ne sarà lietissima.
REBUS CONTRATTI – Ma Fazio rincara: «Lo abbiamo già detto prima dell’estate: i programmi – sottolinea Fabio Fazio – o si fanno bene o non si fanno, le vie di mezzo non esistono. Ci siamo messi a lavorare e abbiamo raccontato per filo e per segno all’azienda la trasmissione, nella quale Saviano avrebbe voluto parlare di mafia e politica, di emergenza rifiuti, di carceri, di ricostruzione all’Aquila, di delegittimazione e macchina del fango. Capisco che sono argomenti che fanno paura». Fazio esclude che dietro i ritardi nell’approvazione dei contratti ci siano ragioni di carattere economico: «Benigni ha accettato tutte le condizioni poste dalla Rai», e a quanto si apprende il premio Oscar avrebbe garantito la sua presenza alla prima puntata per un cachet decisamente inferiore a quello percepito per la sua ultima apparizione in Rai, lasciando all’azienda tutti i diritti. «Ma a tre settimane – ribadisce Fazio – praticamente non ha il contratto nessuno. E per di più oggi abbiamo saputo da Raitre che son stati rimandati indietro contratti sui quali erano già stati presi accordi. Ora basta. Senza ospiti il programma non si può fare, c’è un limite oltre il quale non si può andare». Quanto a Saviano, «sono convinto – sottolinea Fazio – che abbia il diritto di essere trattato benissimo dalla tv di stato. Per quello che rappresenta, deve essere protetto da tutti i punti di vista, anche da quello mediatico».