EDIFICI AUTONOMI
Tra edifici autonomi è configurabile l’ ipotesi di un condominio, anche se sono strutturalmente distaccati.
Infatti più edifici possono avere in comune beni, opere, servizi, viali di accesso.
Inoltre è ipotizzabile che più condomìni vicini, decidano di mettere in comune servizi e risorse, al fine di incrementare l’ economia complessiva della struttura economica.
Ad esempio, due edifici vicini possono fondare un condominio unico, al fine di concentrare le risorse finanziarie e i servizi.
Naturalmente affinchè si abbia la convenienza di concentrare l’ attività condominiale, è necessario disporre di strumenti di controllo efficaci ed efficienti.
Anche per questo esiste il nostro progetto AZIENDA CONDOMINIO.
Edifici verticali
Se l’ edificio è diviso in due parti distinte e funzionalmente autonome da un muro interno verticale, dalle fondamenta al tetto, si viene a determinare una situazione di comunione, che riguarda soltanto questa parte dello stabile (Cassazione n° 698 deò 12/3/1973).
Se invece le parti dell’ edificio hanno delle opere in comune quali riscaldamento, portineria, punti luce, rete idrica, allora trova applicazione la normativa sul condomìnio (Cassazione n. 2987 del 16/5/1984).
Tuttavia è anche possibile che l’ edificio verticale decida di costituirsi in condominio, al fine di incrementare la propria economia di scala e per diminuire i costi.
Il progetto azienda condominio permette di rendere possibile e conveniente questa scelta.