Lazio, Di Carlo rimette delega
sui rifiuti dopo il fuorionda su «Report»
L’assessore regionale: «Ho parlato in modo volgare della mia amicizia con Cerroni: sono stato un ingenuo»
Cari amici,
a volte capita che sprazzi di verità si aprano nelle nostre televisioni, e ci mostrino il vero volto della politica.
Mi riferisco ai “vortici” di conoscenze e di potere che costituiscono gli ascensori per personaggi in cerca di gloria, in quanto gli permettono di farsi notare sempre di più, fino ad avere la possibilità di “farsi mettere in lista” da questo o da quel partito.
Ricordo a tutti che noi, “per ora”, abbiamo perso il diritto di votare “chi” andrà a sedersi in parlamento, ma possiamo soltanto scegliere il “gruppo” che manifesta delle ideee in qualche modo coerenti con quello che “crediamo” di sapere.
Infatti lo stesso Di Carlo ha ammesso candidamente che “ormai la politica la fanno i giornali no? La fanno i giornali e la televisione, i politici sono degli utili idioti!”.
Lui di politica se ne intende!
Anche Berlusconi, che di televisioni ne possiede tre, e ci propina la “sua” verità un giorno sì ed un altro anche!
Ma ho una buona notizia per voi: Possiamo cambiare, e ricominciare a pensare e scegliere con la nostra testa!
La rivoluzione inizia da noi! Possiamo scegliere di spegnere il televisore, o perlomeno di selezionare ciò che è opportuno guardare senza ammorbarci il cervello.
Buona giornata!
Corriere della sera
ROMA – È pronto a riconsegnare al presidente Piero Marrazzo la delega sui rifiuti. Mario Di Carlo, assessore alle Politiche della casa della Regione Lazio, annuncia la sua decisione all’indomani della puntata di “Report” dedicata al piano rifiuti nel Lazio. «La situazione non permette che deleghe così importanti siano gestite da un ingenuo» spiega l’esponente del Pd. Tutto nasce da alcune frasi “fuorionda” trasmesse durante la trasmissione di Milena Gabanelli: in un modo decisamente colorito, Di Carlo parla dei suoi rapporti con Manlio Cerroni, il gestore della discarica di Malagrotta. «Vengo dipinto come un volgare maneggione, probabilmente anche corrotto – spiega Di Carlo – Sono una persona onesta, sono solo un ingenuo. Ho risposto per due ore a domande sul piano rifiuti del Lazio, sui gassificatori di Roma e Albano, sugli inceneritori di San Vittore e Colleferro, sulle discariche di Roma, Guidonia, Viterbo, Latina, Roccasecca, Colleferro, Civitavecchia e Bracciano, sulla raccolta differenziata, e non mi sono accorto che all’intervistatore di tutto questo non importava nulla».
Video: Di Carlo, Cerroni e le code alla vaccinara (da Report)
RACCONTATO COME UNA MACCHIETTA – Di Carlo prosegue nel suo racconto spiegando che «finita l’intervista, e apparentemente spente le telecamere, per un’altra ora gli ho parlato in modo intollerabilmente volgare purtroppo, e me ne scuso, della storia di amicizia tra me e l’avvocato Cerroni. L’ho fatto perché conosco l’intervistatore da 20 anni. Ho visto che nella trasmissione sono state utilizzate solo quelle frasi che consentivano di raccontarmi come una macchietta. Quindi – aggiunge – con la mia ingenuità ho contribuito ad alimentare questo clima di sospetti».
IL FUORIONDA – A proposito del suo rapporto con Cerroni, Di Carlo – durante il fuorionda trasmesso dal programma condotto dalla Gabanelli – afferma: «A tutti e due ci piace andare a mangiare, che c….o ne so, la coda alla vaccinara, capito? Nel mondo che vive lui, co chi c…o ce va, co’ Caltagirone a mangiare la coda alla vaccinara? Lui non ce l’ha sostituti. Non ce l’hai una soluzione, no? Tuo nipote c’ha 14 anni, te ce n’hai 82, quanto c…o pensi di campare ancora? Cioè quanto pensi di campare lucido?». L’intervistatore gli chiede: lui (Cerroni, ndr) ti ha chiesto di sostituirlo? Risposta: «No di sostituirlo, lui aveva visto che io non m’ero candidato alla Camera, non avevo seguito Rutelli, nel 2001, e quindi mi disse: “Perché non te ne vieni a lavorare con me?”. No, io se fossi andato a lavorare con lui gli avrei chiesto la televisione, cioè ormai la politica la fanno i giornali no? La fanno i giornali e la televisione, i politici sono degli utili idioti!».
REAZIONI – Il caso Di Carlo ha sollevato una vera e propria bufera. In una nota congiunta del gruppo federato “La Sinistra”, Prc, Verdi e Sd affermano che la restituzione della delega è «un atto dovuto: quanto accaduto è oggettivamente incompatibile con un incarico istituzionale delicato e importante». Bruno Astorre, assessore ai Lavori pubblici della Regione Lazio, difende invece il collega: «Conosco Mario Di Carlo, la sua storia personale e politica. La sua amicizia è per me un fatto positivo. Gli riconosco le doti della lealtà, della franchezza, della trasparenza di comportamento». L’opposizione attacca: «Mario di Carlo si dimetta da assessore – chiedono il capogruppo di Alleanza nazionale alla Regione Lazio, Antonio Cicchetti e il consigliere Francesco Lollobrigida -. Dopo le ammissioni inequivocabili ascoltate nella trasmissione “Report”, che dimostrano i suoi coloriti rapporti con l’indiscusso leader del sistema dei rifiuti nel Lazio, crediamo non sia sufficiente la rinuncia alla sola delega ai rifiuti, che peraltro non capiamo quando gli sia stata attribuita». Il coordinatore regionale e Capogruppo di FI alla Regione Alfredo Pallone e il Consigliere regionale di FI Massimiliano Maselli chiedono un Consiglio straordinario: «Marrazzo farebbe bene ad accettare le deleghe rimesse da Di Carlo e quest’ultimo, sebbene sia solo una pedina di uno scacchiera ormai disordinata, dovrebbe avere il buon gusto di dimettersi anche dal suo ruolo di assessore».
E IL VIDEO IMPAZZA SUL WEB – Intanto la «vaccinara» dell’assessore regionale del Lazio Mario Di Carlo impazza sul web e nelle suonerie dei telefonini. A portare su YouTube e sul suo sito «le ormai note parole sulle cene tra Di Carlo e Cerroni a base di coda alla vaccinara» andate in onda su Report è stato il consigliere del Municipio XVI di Roma Marco Giudici (Pdl). Il video sul suo sito marcogiudici.it e su YouTube, spiega, è cliccatissimo. «Fa bene a rimettere le sue deleghe l’assessore ai rifiuti Mario Di Carlo, sia per le sue dichiarazioni fuori onda, sia per i suoi folli progetti di gestione dei rifiuti a Roma», ha detto Giudici. Il video «sta letteralmente dilagando sul web al ritmo di più 50 contatti ogni 10 minuti».