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Derivati: 700 trilioni, cioè 10 volte il Pil mondiale

Cari amici,

E’ imbarazzante notare il contrasto tra il valore finanziario complessimo dei derivati scambiati sul mercato e il PIL (ossia il valore complessivo dei valori finanziari scambiati dall’ economia reale).

I derivati spostano semplicemente il rischio ma non lo eliminano a livello aggregato. Quando una controparte in uno scambio di derivati guadagna un’altra ha una perdita corrispondente e tale perdita può portarla al fallimento. Con i derivati il rischio finanziario sistemico aumenta in quanto essi fanno salire la leva e generano una catena di relazioni tra più partecipanti dove ciascuno di essi deve essere in grado di adempiere alle proprie obbligazioni pena l’impossibilità di adempiere da parte di tutti.

In altre parole, siamo tutti a rischio di fallimento, sempre, perchè questo enorme fardello finanziario che è costituito dalla catena crediti/debiti dei derivati non è sostenuto da nulla di reale. E’ solo una montagna di fiducia nella capacità degli altri di restituire ciò che hanno preso in prestito.

Tutta questa situazione è contro gli interessi di miliardi di persone, e a vantaggio di pochissimi che vivono sul rischio e sperano nella solvibilità degli altri.

Wall street Italia

Il valore nozionale dei derivati mondiali ha superato l’astronomica cifra di 700 trilioni di dollari, secondo l’ultima rilevazione (2011) della Banca dei Regolamenti Internazionali, ovvero piu’ di 10 volte quello che il Fondo Monetario Internazionale riporta essere il PIL mondiale nello stesso anno (65 trilioni di dollari). Come dire che esistono circa 100,000 dollari di derivati per ogni abitante del pianeta. Per questo anni fa Warren Buffett li defini’ "armi di distruzione di massa".

L’offerta di derivati è nelle mani di un ristrettissimo numero di banche d’affari: l’ Office of the Currency Comptroller riporta che nell’ultimo trimestre dell’anno scorso le 5 maggiori banche globali (JP Morgan Chase, Bank of America, Morgan Stanley, Goldman Sachs e HSBC) detenevano il 95.7% dei 230.8 trilioni di dollari di valore nominale lordo in contratti derivati. Tale concentrazione e’ in aumento rispetto al 2009, quando 5 banche contavano per l’80% del mercato dei derivati.
…continua:
http://www.wallstreetitalia.com/article … diale.aspx

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