Debutta la colf (e la spesa) di condominio
Il progetto pilota è stato avviato a Bologna e riguarda 178 famiglie. Il presidente di Confabitare, Alberto Zanni: "Oltre al servizio c’è anche la certezza che, in caso di emergenza, c’è sempre qualcuno pronto a intervenire"
La colf di condominio è un progetto pilota ideato dall’associazione dei proprietari di immobili Confabitare che permette di avere una badante tutto il giorno a disposizione all’interno del palazzo, in grado di assicurare la cura e l’assistenza degli anziani di ogni appartamento, a seconda delle esigenze delle famiglie.
Visto il successo dell’iniziativa, l’idea verrà replicata da novembre anche in altre città: Torino, Roma, Milano e Firenze. “Al momento le famiglie, per lo più di anziani, che a Bologna usufruiscono dell’assistenza delle colf sono 178” spiega il presidente di Confabitare Alberto Zanni. “I condomini dove è partito il progetto pilota sono invece 45, dei quali 30 sono anche coinvolti nell’iniziativa di acquisto condominiale della spesa. Le dipendenti, quasi tutte ucraine, ma ci sono anche 4 italiane, hanno un regolare contratto collettivo di lavoro e guadagnano circa 1.200 euro.
Lavorano 8 ore al giorno, e le ore sono suddivise tra i vari “piani”. In pratica, assistono in media 2 ore a famiglia, ma è il condominio che si mette d’accordo e può anche decidere diversamente”. La cosa importante è che gli anziani, indipendentemente dal numero di ore di cui possono disporre di un aiuto, hanno la sicurezza che per delle urgenze c’è sempre qualcuno nei paraggi. “Il costo del servizio a nucleo familiare, è di 200-250 euro”.
Altra iniziativa che verrà presto esportata anche in altre città è la spesa collettiva. A turno, un paio di volte alla settimana, alcuni volontari del palazzo o un incaricato dell’associazione, si reca al supermercato a comprare frutta e verdura su ordinazione dei condomini. “Comprando all’ingrosso, i costi della spesa si riducono fino al 50%”, continua Zanni. “L’iniziativa è diffusa soprattutto tra le persone dai sessant’anni in su e stiamo pensando di estendere l’acquisto anche ai prodotti a chilometro zero”. Oltre a risparmiare sulla spesa si socializza anche con i vicini con cui spesso, pur abitando a pochi passi, ci si saluta appena.
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