Il condominio potrebbe diventare una risorsa preziosa per la società.
Invece il condominio è riconosciuto solo come comunione forzosa, o al massimo come un ente di gestione.
la Cassazione, ad esempio, ha ribadito che il condominio si configura “come un ente di gestione sfornito di personalità giuridica distinta da quella dei singoli condomini” (Cass. 17 febbraio 2012 n. 2363).
Ma, da un altro punto di vista, nell’ ambito della sua attività, il condominio è un’ azienda costituita da un insieme di procedure operative coordinate (Ad esempio distribuzione della posta, oppure manutenzione della caldaia, predisposizione del rendiconto consuntivo, pagamento delle fatture, sostituzione lampadine bruciate, etc…etc…), le quali sono organizzate dalle comunità residenziali per due fini destinati a durare nel tempo:
Mantenere e, se possibile, aumentare il valore dei beni e dei servizi comuni;
Promuovere un ambiente solidale, cordiale, vivibile e a misura d’ uomo.
Sviluppare le potenzialità del condominio
In teoria, pertanto, il condominio potrebbe sviluppare le proprie potenzialità coordinandosi in modo da creare economie di scala.
Inoltre sarebbe possibile concentrare i bisogni delle famiglie, in modo da creare economie e relazioni (Ad esempio pulizie, servizi alla persona, assistenza agli anziani, aiuto per le persone fragili, supporto per i bambini, etc… etc…).
Si tratta di un potenziale enorme che non viene sfruttato, perché manca totalmente la formazione.
Tutto ciò che esiste è portato avanti dagli amministratori di condominio, e l’ unica possibilità che viene offerta ai condomini è cambiare, eventualmente, l’ amministratore con un’ altro che si ritenga “migliore”.
La classe dominante, evidentemente, non ama la famiglia, e neanche desidera che la società si organizzi in modo da perseguire il consumo efficiente.
Quindi la società va sempre peggio, con risorse finanziarie sempre più scarse e persone sempre più sole.
Condominio risorsa preziosa per la società
Io credo che dobbiamo crescere e migliorare, per costruire legami relazionali solidi.
Inoltre cambiare punto di vista, sulla società ed anche sul condominio.
La Gestione Condominiale si può paragonare, per analogia, al motore di un automobile:
E’ inutile proporre di cambiare il conducente (ossìa l’ amministratore), se il problema è il motore della macchina (ossia l’ organizzazione del Condomìnio) che si è ingrippato.
Prima aggiusta il motore (Organizza la Gestione Condominiale in modo che faccia gli interessi dei condòmini).
Poi potrai pensare a trovare un buon autista (ossìa un amministratore che gestisca i fornitori, i tecnici e i professionisti di tua fiducia, con regole chiare, condivise e accettate per iscritto prima di assumere l’ incarico).
Pertanto, iniziamo a studiare cosa nuove: Consorzio di condominio