Condomini "svuotati", spuntano altri “buchi” nei bilanci
Diversi inquilini si sono rivolti a studi legali: nel mirino la professionista indagata e alcuni colleghi
Tiziano Soresina scrive…
REGGIO EMILIA. Rischia di diventare un super fascicolo quello aperto mesi or sono in procura e che dalla fine dell’anno scorso vede indagata – per appropriazione indebita – l’amministratrice di condominio 48enne Gabriella Ferretti, contro cui puntano il dito i residenti in otto palazzi di Reggio, fra cui alcuni dell’Acer.
Da quando infatti l’avvocato Ernesto D’Andrea (che tutela chi vive in quegli otto palazzi) ha reso pubblico quanto accaduto nel condominio di via Martiri del 1831 al civico 2 (fatture non pagate di teleriscaldamento per quasi 39 mila euro con relativa denuncia nonché causa civile vinta contro l’amministratrice Ferretti) non sono pochi i condomini (anche della nostra provincia) che si sono rivolti ad altrettanti studi legali, perché ritrovatisi con strani ammanchi. Su questi “buchi” si stanno facendo accertamenti, richiedendo estratti-conto bancari e bilanci. Situazioni, quindi, che stanno “fioccando” e non riguardano solo l’amministratrice già indagata, ma anche altri professionisti reggiani.
Esaurite le verifiche – peraltro complesse e in alcuni palazzi sono stati “congelati” i bilanci condominiali da approvare – è possibile che diverse situazioni portino a depositare altrettante denunce, il che significherebbe un dilatarsi delle indagini dei finanzieri inizialmente coordinati dal pm Stefania Pigozzi (a maggio è stata chiesta ed ottenuta una proroga dell’inchiesta) e che ora fanno invece capo al pm Maria Rita Pantan.
In questo fascicolo figurano nei confronti dell’amministratrice Ferretti le denunce degli otto palazzi tutelati dall’avvocato D’Andrea, con l’aggiunta di quella presentata nel luglio scorso dall’avvocatessa Annamaria Terenziani per conto di un condominio della zona di viale Umberto I (abitato per lo più da persone anziane) che accusa la professionista 48enne di essersi illegittimamente appropriata di circa 83mila euro (fra fatture di Iren-Enìa del teleriscaldamento non pagate, prelevamenti o assegni incassati per compensi professionali non dovuti se non per uso personale non autorizzato, infine somme distratte a favore di altri fabbricati).
Al momento il “buco” accertato dalla guardia di finanza andrebbe ben oltre i 100mila euro. Da parte sua la 48enne indagata – che è difesa dall’avvocato Federico De Belvis – ha raccontato la sua “verità” prima dell’estate in procura, depositando una serie di documenti a giustificazione delle sue parole. In sede civile la professionista è stata condannata a risarcire sui 40mila euro al condominio di via Martiri del 1831.
http://gazzettadireggio.gelocal.it/regg … 1.10207721