http://www.cavalieridellavoro.it
Cavalieri del lavoro
L’Ordine "al merito del lavoro" fu istituito il 9 maggio 1901. L’onorificenza ha le sue radici nella decorazione del 1° maggio 1898, che non aveva avuto esecuzione, per premiare "coloro che avessero acquistati titoli di segnalate benemerenze nell’agricoltura, nell’industria e nel commercio".
Il re, su proposta del Ministro d’Agricoltura, Industria e Commercio, conferiva con proprio decreto le decorazioni "al merito agrario, industriale e commerciale del lavoro" a non più di ottanta persone all’anno.
Le più importanti modifiche nella costituzione dell’Ordine furono apportate nel 1911, nel 1921, nel 1923, nel 1934, nel 1952 e nel 1986.
Nel 1911 furono aggiunti nuovi titoli di benemerenza e la concessione fu estesa anche a "cittadini" che avessero acquisito "benemerenze … in paesi esteri".
Nel 1921, a venti anni dalla fondazione, la dicitura "al merito agrario, industriale e commerciale" fu mutata nella denominazione "al merito del lavoro" e il numero delle nomine fu ridotto a 60.
Nel 1923 furono introdotte modificazioni più sostanziali: per la prima volta la concessione dell’onorificenza fu legata a "titoli di singolare benemerenza nazionale" e il numero delle nomine fu ulteriormente ridotto.
Nel 1934 fu definitivamente stabilito in venticinque il numero delle onorificenze da conferire ogni anno.
Nel 1952, dopo la sospensione delle nomine dal 1944, l’Ordine "al merito del lavoro" fu incardinato nelle onorificenze della nazione, con legge annunciata nel 1951, quando fu istituito l’Ordine "Al merito della Repubblica Italiana". Con la stessa legge furono aggiunti i settori "artigianato" e "attività creditizia e assicurativa".
Nel 1986 fu resa più severa la procedura per il conferimento dell’onorificenza "al merito del lavoro": fu messo al primo punto dei requisiti richiesti una "specchiata condotta civile e sociale", furono ridotti i termini di discrezionalità del Ministro e fu introdotta la concessione dell’onorificenza a cittadini stranieri che avessero operato a favore dell’economia nazionale.