Caso Cavellini, nuove segnalazioni e una denuncia
Un caso complesso e intricato che ogni giorno si arricchisce di nuove vittime coinvolte nel «giallo» finanziario che vede protagonista un amministratore di condominio. Le cifre si gonfiano e si sgonfiano nella semplicità di un attimo. E lui, Matteo Cavellini, commercialista e amministratore di condominio recita come un mantra la sua linea: «Posso giustificare tutto…». Semplice come bere un bicchier d’acqua, come svuotare un conto corrente quando se ne possiede la firma per incarico fiduciario o rimpinguarlo come si fa con un mantice. «Pagherò» è il sottotitolo della vicenda.
«È certo che pagherà, ma non sappiamo se rivedremo i nostri 97mila euro» commenta uno dei suoi amministrati, mentre esibisce una denuncia.
Ultrasettantenne, secondo la querela, avrebbe avuto a giugno l’ardire di affrontare Cavellini in una farmacia. E nel confronto avrebbe avuto la peggio nel senso che si sarebbe pure preso uno schiaffone per alcuni giorni di prognosi. E da quell’episodio Cavellini avrebbe «guadagnato» una denuncia suffragata da testimoni, esposta ai Cc di piazza Tebaldo Brusato per percosse e minacce.
Ma una cosa è certa – dice: «pagherà». Ma non si sa effettivamente su quale fronte. Lui, Cavellini, sembra comunque reggere l’offensiva dei suoi amministrati. Intanto le telefonate in redazione di chi si sente vittima aumentano e si succedono.
Già nella stesura del contratto di incarico si comprende la serietà del professionista, spiega. Resta l’alea del rapporto fiduciario, dunque. Dove forse il passaparola serve come pedigree ad un affidamento che dopo vicende come questa invita alla massima attenzione.
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