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Casa operaia
In questi frangenti, l’ingresso nella Società di altri artigiani costituì un titolo di prestigio, che si tradusse anche in vantaggio economico.
L’oculatezza dell’amministrazione fece sì che per meriti propri della Società si dessero sussidi, pensioni vitalizie, non solo, ma si potesse imprestare somme rilevanti e concedere mutui a tasso ridotto agli iscritti e, cosa importantissima, aprì le porte delle botteghe dei suoi soci artigiani ai giovani perché apprendessero un mestiere.
L’evoluzione ed il progresso hanno tolto in seguito a questi benemeriti soci la prerogativa di creare nuovi bravi colleghi di lavoro. La nascita di scuole specifiche ha chiamato i giovani all’apprendimento dei vecchi e dei nuovi mestieri, con tecniche più sofisticate ma meno precise, perché la macchina non potrà mai sostituire le mani, la passione, l’estro e l’esperienza dei pochi vecchi artigiani cher ancora oggi mantengono in vita e proteggono la loro bottega.