Carpi, a scuola di buon vicinato con i “volontari di condominio”
Tiziana Pisati scrive…
CARPI – Citofonare “volontario”. Stanno per arrivare nuove figure, denominate appunto “volontari di condominio”, pronte ad intervenire in aiuto alle persone sole e in difficoltà, “soggetti fragili” che il Comune sta censendo per creare una mappa su cui stendere una rete di sostegno capillare che si affiancherà ai Servizi territoriali e alle associazioni già attive per mission sul fronte dei bisogni. Un’operazione destinata a fare scuola in Italia perché capace di valorizzare tutte le risorse presenti sul territorio, specialmente quelle di “buon vicinato”. «L’ideazione del progetto – spiega l’assessore ai Servizi sociali Daniela Depietri – è connotata dalla forte motivazione a non voler disperdere l’esperienza, le informazioni e le strategie messe in atto durante la prima fase dell’emergenza terremoto nel 2012 che ha duramente colpito la popolazione del territorio dell’Unione mettendo in discussione i servizi tradizionali».
LA BANCA DATI
Una prima fotografia della situazione evidenzia che su 7451 ultrasettantacinquenni residenti a Carpi (oltre il 10% della popolazione), più di 5 mila (a cui vanno aggiunti 400 disabili) possono essere considerati ‘fragili’ (in 5 condominii – ad esempio – ne sono stati censiti dagli 11 ai 20), persone che per età, difficoltà economiche, assenza di reti parentali, condizioni di salute, risultano particolarmente vulnerabili e non autonome. La mappatura, che verrà implementata con il coinvolgimento dei medici di base, dell’Azienda Usl, della Protezione Civile, sfocerà nella creazione di una banca dati (sociali, demografici, sanitari), sarà costantemente aggiornata e condivisa da Servizi sociali, Ausl, Anagrafe, Associazioni di prossimità, e Area disabilità del Settore Istruzione. Fornirà inoltre gli elementi (tipologia delle difficoltà della persona, eventuali ausili necessari al suo spostamento, contatti di familiari) per contattare i soggetti fragili e provvedere alla loro eventuale messa in sicurezza.
SOCIALIZZANDO. GRAZIE AL 5 PER MILLE
Altri semi per creare un tessuto di solidarietà – e a rinforzo di altre azioni già in essere nei Comuni dell’Unione delle Terre d’Argine negli ambiti della non autosufficienza e delle fragilità con gli interventi sociali e sanitari (sostegno alla domiciliarità, supporto ai caregiver, ecc…) – sono stati gettati con la scelta del Comune di Carpi di destinare il ricavato del 5 per mille (17.875 euro di gettito Irpef relativo al 2011) a “Socializzando”, un innovativo progetto di portierato sociale che ha lo scopo di far incontrare giovani in cerca di un’occupazione e anziani soli: i primi faranno pratica sul campo, i secondi saranno assistiti a domicilio. Lo realizza l’Azienda Servizi alla Persona (ASP) dell’Unione delle Terre d’Argine coinvolgendo quattro giovani, fra i 18 e i 30 anni, diplomati OSS (Operatore Socio-Sanitario) o con laurea Infermieristica, che per otto settimane a testa, svolgeranno un’attività di supporto, assistenza e socializzazione a casa di anziani, segnalati dagli assistenti sociali del Comune.