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Capitalismo e anticapitalismo

A proposito di capitalismo e anticapitalismo,

Due vecchi saggi vivevano insieme
da molti anni e non litigavano mai.

Un giorno uno disse all’ altro:

“Proviamo a litigare una volta anche noi
come fanno tutte le altre persone”.

L’ altro rispose:

“Non so come fare a iniziare una lite”.

Il primo propose:

“Ascolta, mettiamo un mattone tra di noi e io dico: Questo è mio!
…e tu rispondi: No! è mio!

…e così iniziamo a litigare”.

Così misero un mattone tra di loro e uno disse:

“Questo è mio!” e l’ altro “No, è mio!”

E il primo replicò: “Si è vero, è tuo, prendilo!”

…e in questo modo se ne andarono,
incapaci di litigare.

Se non diamo soldi direttamente alla gente, non usciremo dalla crisi.

Per questo lo Stato deve tornare “padrone” della sua moneta.

Jeremy Corbyn, nuovo leader del partito laburista britannico, vuole «un Quantitave Easing per le persone, anziché per le banche».

Ovvero: un nuovo mandato alla Banca d’Inghilterra, per «migliorare la nostra economia investendo massicciamente in nuove abitazioni, nell’energia, nei trasporti e nei progetti digitali».

Si tratterebbe di un processo, spiega il suo consigliere economico Richard Murphy, tramite il quale «viene riacquistato il debito che era stato deliberatamente creato da una banca d’investimenti “verde”, o da un ente locale, o da un’azienda sanitaria o da altre agenzie.

Ciò, con lo scopo specifico di finanziare nuovi investimenti nell’economia – visto che i grandi mercati commerciali e finanziari non sono in grado di effettuarli nella quantità necessaria».

Economia relazionale – Capitalismo e anticapitalismo

L’ economia relazionale studia le materie economiche dal punto di vista dello scambio di valore umano, della solidarietà e della condivisione.

Si differenzia dall’ economia “classica” perchè non considera preminente lo scambio di valore monetario.

In particolare si occupa di valorizzare le comunità residenziali, le quali oggi sono escluse dall’ economia “classica”, poiché la produzione delle aziende relazionali non rientra nei calcoli che formano il PIL (Prodotto Interno Lordo).

Zinker scrive……… – economia relazionale

“Se l’ uomo della strada fosse alla ricerca del proprio io, quali pensieri-guida troverebbe per cambiare la propria esistenza?

Forse scoprirebbe che il suo cervello non è ancora morto, che il suo corpo non è ancora inaridito e che, in qualunque situazione si trovi, è ancora l’ artefice del proprio destino.

Può cambiare questo destino prendendo la decisione di cambiare seriamente se stesso, combattendo le sue meschine resistenze al cambiamento e la paura.

Imparando a conoscere meglio la propria mente, provando a comportarsi in modo da soddisfare i suoi veri bisogni, può compiere atti concreti anzichè limitarsi a vagheggiarli”…..

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grandeindio:
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